Antenna di telefonia tra le case, Polizia Locale: “Stiamo cercando i documenti autorizzativi. Se ci sarà una violazione, interverremo”
A Cerveteri spunta un’antenna di 30 metri in pieno centro abitato
di Giorgio Ripani
Sta accadendo tutto in fretta in quel di Cerveteri. Infatti, proprio in questi minuti, un gestore di telefonia mobile ha concluso l’installazione di un’antenna di circa 30 metri nel centro abitato del comune etrusco. Nello specifico, l’antenna è sorta in via dei Prati, una traversa di Viale Manzoni (importante arteria cittadina). Il tran-tran è stato immediato: decine, se non centinaia, di cittadini hanno iniziato a confrontarsi sui social, preoccupati e basiti dal fatto che questo avvenga praticamente dentro le loro case.



“Costruire un’altra antenna all’interno di un centro abitato, in mezzo ad abitazioni, palazzi e villette è un vero scempio. Causa danni dal punto di vista dell’immagine, del valore delle abitazioni circostanti e chi ci assicura che con il tempo non causi problemi di salute a chi abita in zona?” o ancora “Volevo condividere con voi un fatto singolare che sta succedendo a 8 metri da casa mia in Via dei Prati (traversa di Viale Manzoni). In circa 36 ore è stata installata un’antenna di circa 30 metri. Ho paura che un mostro del genere possa causare danni alla comunità intera”.
Tecnicamente parlando, il Dlgs 198/2002, o decreto Gasparri, aveva stabilito che la distanza minima dei ripetitori dalle abitazioni avrebbe dovuto essere di almeno 70 metri. Tuttavia, tale decreto era stato poi ritenuto illegittimo dalla Corte Costituzionale e il problema passò al Codice delle comunicazioni la cui norma prevede di preservare la salute dei cittadini, ma non esplicita una distanza obbligatoria dalle abitazioni.
Antenna di 30 metri e il sopralluogo della Polizia Locale
Per cercare di ottenere la massima chiarezza, abbiamo contattato anche la Polizia Locale che ha ricevuto numerose segnalazioni. Parlando con il comandante Cinzia Luchetti è emerso che: “Appena è arrivata la segnalazione siamo andati a fare il sopralluogo e abbiamo verificato ciò che c’era sul posto, stiamo facendo approfondimenti con l’ufficio tecnico, se avremo certezza che ci sarà una violazione interverremo. Verifichiamo ciò di cui siamo in possesso. Cerchiamo i documenti autorizzativi e la verifica di ciò che prevede il regolamento comunale e quello edilizio in generale”.
A Cerveteri spunta un’antenna di 30 metri in mezzo al centro abitato: le posizioni dell’opposizione
Il consigliere Lamberto Ramazzotti scrive: “In pieno centro urbano, davanti a varie abitazioni, in zona con vincolo paesaggistico, ASSURDO. È vero, la competenza della localizzazione di queste antenne non compete al comune, PERÒ, PERÒ il comune aveva prima di rilasciare il permesso tante possibilità (vicinanza, paesaggio, urbanizzazione ecc.) di poter ostacolare tale assurda installazione. Senza polemica SE NE SONO FREGATI”.
Forte anche l’accusa del circolo Italia Viva: “Ci preme sottolineare che il 7 dicembre del 2021 era stata approvata all’unanimità la mozione da noi presentata al consiglio comunale tramite Maurizio Falconi di Italia Viva che, prendendo spunto dall’istallazione dell’antenna della zona Infernaccio, impegnava l’amministrazione ad aggiornare il Piano di Rete. Tale piano prevede l’individuazione di siti di proprietà pubblica dove potranno essere installate le antenne e l’attuazione di un programma di monitoraggio delle antenne di telefonia al fine di controllarne le emissioni. Fatti concreti che premiavano il lavoro del nostro gruppo e davano un importante riconoscimento al lavoro svolto dal Comitato di Zona dell’Infernaccio”.
“Ma come al solito alle chiacchere non seguono mai fatti concreti. A parole, e sottolineiamo solo a parole, questa amministrazione, come le due precedenti, si interessa alla tutela della salute dei cittadini e al bilancio comunale ma poi tutto si dissolve nel nulla. E neanche informa e si confronta con gli abitanti interessati e i comitati organizzati ad hoc dai cittadini. Ci auguriamo questa volta di essere smentiti anche se ci crediamo molto poco”.
La sconfitta al TAR del Comune nel 2021 (la nota sindacale da mondomobileweb.it)
Ma di che tipo di percorso autorizzativo stiamo parlando? Abbiamo ritrovato una nota sindacale datata 2021 in cui viene spiegata l’ultima fase del procedimento giudiziario relativo all’installazione dell’antenna:
Iliad ha trionfato al TAR in seguito a un ricorso contro il Comune di Cerveteri, non costituito in giudizio, per l’annullamento di un provvedimento che aveva negato l’installazione di un’antenna nel territorio comunale.
Il provvedimento del comune di Cerveteri risale al mese di Aprile 2021, quando era stata pubblicata la conferma dell’archiviazione, con esito negativo, dell’istanza di Iliad.
Per precisione, Iliad aveva mostrato interesse a realizzare una stazione radio base nel Comune presentando apposita istanza, ma il Comune aveva eccepito che la stessa non consentiva la verifica della distanza da siti sensibili.
Iliad aveva dunque tentato di individuare dei siti adatti con il Comune, senza ricevere alcun riscontro. Da qui, il ricorso al TAR immediatamente accolto.
Secondo il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, infatti, il Comune non avrebbe garantito il necessario contraddittorio sull’effettiva esistenza dei presupposti di fatto e diritto previsti per l’accoglimento dell’istanza.
Per questo motivo, il ricorso di Iliad è stato ritenuto fondato sotto il motivo della carenza di motivazione dell’atto impugnato e così il Comune di Cerveteri ha visto annullato il suo provvedimento di diniego all’installazione. Inoltre, il Comune dovrà rifondere a Iliad le spese i giudizio.