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PD Ladispoli, bilancio di fine anno in crescendo per Crescenzo Paliotta: che ricorda le scomparse di D’Alessio, Mugellini, Battistelli e Rufini

Tra impegno istituzionale, rilancio del circolo e partecipazione giovanile, il Segretario dem traccia un anno di lavoro sul territorio e rende omaggio a chi ha lasciato un segno profondo nella comunità cittadina

PD Ladispoli, bilancio di fine anno in crescendo per Crescenzo Paliotta: che ricorda le scomparse di D’Alessio, Mugellini, Battistelli e Rufini –

di Marco Di Marzio

Il 2025 si chiude come un anno intenso e politicamente denso per il Partito Democratico di Ladispoli. Un anno che il Segretario del Circolo “Luciano Colibazzi”, Crescenzo Paliotta, ex Sindaco e attuale consigliere comunale del gruppo PD – La Forza della Comunità, racconta come il frutto di un lavoro collettivo, coerente e profondamente radicato nella città.

Segretario Paliotta, che anno è stato per il Partito Democratico di Ladispoli?

«È stato un anno impegnativo ma molto significativo. Abbiamo lavorato con continuità sui grandi temi che riguardano la nostra comunità: la difesa dei valori democratici e costituzionali, i diritti, le pari opportunità, la lotta a ogni forma di estremismo, ma anche il controllo attento e rigoroso delle scelte dell’Amministrazione comunale, effettuato insieme alla Capogruppo Silvia Marongiu. Sempre con l’obiettivo di tutelare l’interesse pubblico e il buon uso delle risorse».

Il lavoro politico non si è fermato alla dimensione del circolo, ma ha trovato espressione anche nelle istituzioni. In Consiglio Comunale, però, la minoranza ha dovuto fare i conti con spazi di confronto sempre più compressi.

«La riduzione dei tempi democratici è un fatto oggettivo – sottolinea Paliotta –. Le sedute sono poche e brevi, e questo rende difficile affrontare temi cruciali. Il caso più emblematico è quello della sanità: la chiusura del Posto di Primo Intervento è stata più volte sollevata dalla minoranza, ma senza alcuna reale disponibilità al dialogo da parte di Sindaco e Giunta».

Un tema, quello sanitario, che il PD ha continuato a portare all’attenzione della cittadinanza anche fuori dall’Aula consiliare, come dimostra il dibattito pubblico del 19 dicembre, organizzato insieme al PD di Cerveteri.

«In quell’occasione – ricorda il Segretario – abbiamo ribadito che la sanità territoriale è la prima risposta ai bisogni delle persone e che nella Casa di Comunità deve esserci un presidio di Primo Intervento. Abbiamo chiesto con forza che i Sindaci di Ladispoli e Cerveteri si facciano promotori di un confronto con il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. La salute non può attendere».

Accanto al lavoro istituzionale, il 2025 ha segnato anche una rinnovata vitalità del circolo PD. Il tesseramento è cresciuto e, soprattutto, sono aumentati i nuovi iscritti.

«È un segnale che va controcorrente rispetto alla disaffezione politica che viviamo a livello nazionale – afferma Paliotta –. Significa che il nostro impegno sul territorio è riconosciuto e credibile».

Ma il dato forse più incoraggiante riguarda il ritorno dei giovani a vivere il circolo di Via Odescalchi n. 57.

«Vedere di nuovo giovani animare le mura del Circolo “Luciano Colibazzi” è motivo di grande soddisfazione», spiega il Segretario. «Grazie all’impegno dei Giovani Democratici Tirreno, coadiuvati dal Vicesegretario di sezione Giacomo Maria De Vito, il circolo è tornato a essere un luogo di confronto, elaborazione e partecipazione reale».

Un protagonismo giovanile che non è rimasto solo simbolico, ma si è tradotto in proposte concrete. Tra queste, la presentazione e l’approvazione di una mozione condivisa lungo i comuni interessati dalla linea ferroviaria FL5, per l’introduzione di un’ulteriore corsa notturna nei weekend.

«È un esempio virtuoso di buona politica – sottolinea Paliotta –: un’esigenza reale, soprattutto per i giovani e i lavoratori, trasformata in una proposta che, dopo il passaggio in Città Metropolitana di Roma Capitale, è oggi all’attenzione della Regione Lazio».

Il 2025 è stato anche un anno di dolore, segnato dalla scomparsa di figure che hanno lasciato un segno profondo nella comunità cittadina. «Ricordiamo con affetto Nardino D’Alessio, Daniela Mugellini, Alessandro Battistelli e Filomena Rufini. Il loro esempio continua a guidare il nostro impegno».

Guardando al futuro, Paliotta non nasconde l’importanza del 2026 come anno di preparazione alle elezioni comunali del 2027.

«Sappiamo che ci aspetta un lavoro ancora più intenso, ma i segnali che arrivano dalla partecipazione, dall’unità del gruppo consiliare e dall’entusiasmo dei giovani ci dicono che siamo sulla strada giusta. Continueremo a lavorare con serietà, passione e spirito di servizio per una Ladispoli più giusta, solidale e partecipata».

Un bilancio che non è solo un punto di arrivo, ma l’inizio di una nuova fase, in cui memoria, impegno e nuove energie si intrecciano per costruire il futuro della città.