LADISPOLI – Il tanto atteso piano di difesa costiera di Ladispoli sta entrando nella sua fase cruciale. L’Amministrazione comunale ha infatti affidato l’incarico professionale per la verifica finale del progetto definitivo relativo alla realizzazione delle scogliere. Questo passaggio tecnico è l’ultimo step prima della pubblicazione del bando di gara, che darà il via effettivo ai lavori.
L’intervento è finanziato con un massiccio stanziamento di 10 milioni di euro da parte della Regione Lazio, una cifra che permetterà di proteggere gran parte del litorale ladispolano, un’area costiera gravemente colpita dall’erosione negli ultimi anni.
Scogliere a 150 metri e rimodellamento
Secondo quanto confermato dal consigliere delegato alle Aree protette, Filippo Moretti, la gara d’appalto sarà gestita interamente dal Comune ed è ormai prossima al lancio. Le nuove barriere soffolte saranno posizionate a una distanza strategica dalla riva, tra i 100 e i 150 metri, e il progetto prevede anche il rimodellamento delle scogliere attuali.
Un’attenzione particolare è riservata alle spiagge libere, il cui spazio si è drasticamente ridotto, specialmente nella zona nord della città.
L’attesa dei balneari e l’incertezza sul futuro
La notizia è stata accolta con soddisfazione, ma anche con cautela, dalla categoria dei balneari, la più colpita dai danni delle forti mareggiate.
Ugo Boratto, presidente di Assobalneari Ladispoli-Marina San Nicola, ha sottolineato l’urgenza dell’intervento: “Non si poteva più aspettare. Molti tratti di arenile sono stati divorati. Anche in zone parzialmente protette come San Nicola, abbiamo dovuto affrontare gravi disagi.”
In attesa dell’avvio dei cantieri, che si prevede possano durare fino a due anni, diversi operatori hanno richiesto un incontro urgente con la Giunta per chiarire i dettagli della gestione del territorio durante i lavori e affrontare l’incertezza legata anche al tema del rinnovo delle concessioni.
Esclusa Marina di Cerveteri
Nonostante la rilevanza del finanziamento, l’articolo evidenzia una nota dolente: la vicina Marina di Cerveteri resta esclusa dai contributi economici regionali per la difesa costiera, un fatto che genera insoddisfazione tra associazioni e operatori locali.











