La nota stampa dell’Organizzazione Internazionale Protezione Animali
In queste ore si torna a parlare della tragica morte del runner Paolo Pasqualini, aggredito e ucciso nel febbraio 2024 da tre Rottweiler mentre faceva jogging nel bosco di Manziana, alle porte di Roma. La Procura della Repubblica di Civitavecchia ha chiesto il rinvio a giudizio per i proprietari dei tre cani: l’udienza preliminare si terrà il prossimo 12 novembre.
L’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) torna a sottolineare la necessità di regolamentare con urgenza la detenzione di determinate razze o simil-razze. L’associazione ricorda che è necessario promuovere un approccio basato su corretta informazione, responsabilità ed estrema attenzione.
“La responsabilità di queste tragiche aggressioni è da attribuire ai detentori degli animali, incapaci di gestire adeguatamente cani cosiddetti “impegnativi”, che per giunta sono spesso ceduti o venduti con leggerezza. Per colpa di una gestione inadeguata, non solo si verificano incidenti e aggressioni ai danni di persone e altri animali, ma i cani coinvolti vengono relegati a vita in canili o sottoposti a eutanasia. L’OIPA sostiene la necessità di introdurre a livello nazionale l’obbligo di conseguire un patentino per la detenzione e la gestione di determinate tipologie di cani, ma anche di predisporre specifiche prescrizioni, creando una “Save List” a tutela della sicurezza della comunità (compresi gli animali)”.
Massimo Comparotto, Presidente OIPA Italia
Come gestire un cane cosiddetto “pericoloso” e cosa dice la legge sulla loro gestione?
L’OIPA, per mezzo dell’Avv. Claudia Taccani, responsabile dell’Ufficio Legale dell’associazione, chiarisce che:
“attualmente la pericolosità di un cane viene determinata a seconda di fatti specifici. In caso di morsicatura o zuffa, il cane e il suo proprietario vengono segnalati al Servizio veterinario per effettuare una visita comportamentale sull’animale, al termine della quale viene disposto l’obbligo di frequentare un corso di formazione, insieme a specifiche prescrizioni a seconda del grado di pericolosità – come l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa e di utilizzare il guinzaglio e la museruola nelle strade e nei luoghi aperti al pubblico. Il problema è che allo stato attuale la legge non è preventiva, in quanto l’obbligo di frequentare un corso formativo e di altre prescrizioni a tutela della pubblica incolumità, sono imposte soltanto quando il danno si è già verificato.”
Resta da chiarire, in sede processuale, se effettivamente i tre cani fossero addestrati con l’intento di aumentarne l’aggressività. Se così fosse, si tratterebbe di un’aggravante in un fatto già di per sé tragico, con ulteriori conseguenze legali per i proprietari. L’OIPA seguirà gli aggiornamenti del caso, per valutare eventuali iniziative necessarie.