“In nome di Dio fermate questo massacro” è l’appello di papa Francesco all’Angelus. “Davanti alla barbarie della uccisione di bambini, di innocenti e civili inermi non ci sono ragioni strategiche che tengano. C’è solo da cessare l’inaccettabile aggressione armata prima che riduca le città a cimiteri”, ribadisce.
“La città che porta il nome di Maria, Mariupol, è diventata una città martire. Si punti al negoziato e i corridoi umanitari siano sicuri”. Il papa ha anche esortato ad accogliere i rifugiati: “In loro c’è Cristo”.
“Preghiamo per la pace” ha concluso il pontefice.