Da approfondire la situazione in acqua nei pressi della spiaggia libera sul lungomare Regina Elena. Questa mattina Guardia Costiera e cittadini hanno rimosso una parte del pericolo
Spuntone in acqua, l’amministrazione vuole vederci chiaro –
Non un semplice spuntone di ferro, ma un blocco di cemento.
Questo quanto eliminato dal fondale, proprio a ridosso dalla riva, nella spiaggia libera sul lungomare Regina Elena.
La situazione è stata già segnalata da tempo all’amministrazione comunale e nei giorni scorsi i vigili del fuoco hanno inviato un fonogramma a palazzo Falcone.
Se bisognerà intervenire dovrà infatti farlo l’amministrazione ladispolana.
Intanto però, nonostante la segnalazione del pericolo tramite boa, nei giorni scorsi una bagnante si è fatta male a un piede.
E così questa mattina uomini della Guardia Costiera ladispolana e semplici cittadini, si sono rimboccati le maniche e hanno deciso di rimuovere il pericolo.
Un pericolo più grande rispetto al previsto.
I bagnanti sono infatti riusciti a rimuoverne solo una parte.
Un blocco di cemento armato che ora è stato posizionato sulla spiaggia.
Non è escluso che nel fondale ne siano presenti altri e che dunque il pericolo non sia scampato.
Ora l’amministrazione, come spiegato dal vicesindaco e assessore al demanio marittimo Pierpaolo Perretta, vuole vederci chiaro.
Sarà chiesto così agli uffici di analizzare nel dettaglio la situazione e magari di scandagliare anche il fondale per cercare di capire se ci siano altri blocchi di cemento posizionati sul fondo dell’acqua che possano arrecare pericolo.
Certamente a trasportarli lì, per il vicesindaco, non è stata la marea.
Ipotesi parlano di possibili residui di uno stabilimento lì presente negli anni passati.
Intenzione dell’amministrazione, dunque, ora, non è solo cercare di capire che cosa ci sia realmente nel fondale, ma anche di chi sia la responsabilità.
Una situazione per l’Assessore non semplice come si potrebbe immaginare.
Proprio come non sarà semplice ora rimuovere quel blocco di cemento posizionato sulla spiaggia.
Per il momento, in attesa dunque dei riscontri, ai bagnanti non resta che prestare attenzione.