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Sciopero, De Paolis: “E’ una tempesta perfetta”.

Il consigliere Lista Civica Regione Lazio: “Cambio passo o crisi senza ritorno”

Sciopero, De Paolis: “E’ una tempesta perfetta” –

“E’ una giornata di sciopero nazionale per il settore trasporti e lo è in particolare per Civitavecchia dove si sta consumando una tempesta perfetta che travolge i due contesti produttivi più importanti: il porto e l’Enel”.

Sciopero, De Paolis: "E' una tempesta perfetta".
Sciopero, De Paolis: “E’ una tempesta perfetta”.

A puntare i riflettori sullo sciopero generale che ha investito proprio oggi, nel giorno dello sciopero dei trasporti, il porto di Civitavecchia è il consigliere regionale Gino De Paolis.

“Oggi in piazza ci sono i portuali e i metalmeccanici di Enel e dell’indotto per gridare e chiedere un cambio di passo sulle politiche di sviluppo della città”.

“Una crisi che pare senza ritorno e che, sia in un caso che nell’altro, vede mortificare la città tutta, non solo i lavoratori di questi comparti”.

“La crisi del traffico merci ha bisogno di nuove politiche di rilancio dello scalo, per assurgere al ruolo di porto della Capitale del paese, oggi invece relegato inspiegabilmente a porto croceristico”.

Sciopero, De Paolis: "E' una tempesta perfetta".
Sciopero, De Paolis: “E’ una tempesta perfetta”.

“Infrastrutture dunque e investimenti sono le priorità, dalla Darsena Grandi Masse, alla creazione di un Bacino di carenaggio, passando per il completamento della opere indispensabili viarie e ferrovie”.

“Su Enel poi, che ha condizionato per decenni le scelte di sviluppo della città, occorre dire con forza che è inaccettabile il progressivo abbandono del campo creando centinaia di disoccupati, omettendo di concertare con il territorio i progetti futuri e scegliendo una strada tutta piegata esclusivamente al proprio profitto”.

“C’è un tema di rispetto – ha proseguito ancora De Paolis – per un comprensorio che è stato risorsa fondamentale per le politiche aziendali, subendo una centrale a carbone e i mali che ne sono conseguiti.

“Oggi è giusto che Enel abbandoni questo fossile inquinante, ma certo non può ignorare il destino di una città che intorno a quell’attività produttiva ha sacrificato prospettive di sviluppo turistico, competenze, vite umane. In questo quadro è chiaro che lo stato di abbandono in cui sembra scivolare la centrale sia inversamente proporzionale alla sicurezza per i lavoratori e per la città”.

“Oggi, quindi, è un giornata di mobilitazione che mi coinvolge profondamente e che ci deve coinvolgere tutti, come Istituzione indubbiamente, ma anche e soprattutto come cittadini”.

“Il Comune ha già dato la propria disponibilità, la Regione Lazio è stata attivata ed è in campo per fare la sua parte ed aprire un tavolo per discutere della crisi e delle soluzioni”.

“Resta fermo che  il Porto ed Enel, perni di un tessuto economico che ha caratterizzato gli ultimi 15 anni del territorio, sono dentro una crisi epocale, la cui onda lunga rischia di travolgere altri settori, mettendo in difficoltà tante nostre famiglie e le nostre prospettive”.

“Il mio è quindi anche un appello a tutti, perché vi sia un presa di coscienza intorno a quello che sta avvenendo: questa battaglia è la battaglia di Civitavecchia. Occorre affrontarla con il massimo dell’unità e il massimo della determinazione.”

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