In preparazione una querela-denuncia, e annuncia il suo impegno a non fare fermare del tutto i cantieri in corso
Santa Marinella, importante intervento social di Pietro Tidei. Pronta una “Lista per Tidei”

Un importante intervento social è stato registrato oggi dall’ex Sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei, nella sua pagina Facebook. In modo diretto, come è suo solito, Tidei alza subito il livello dello scontro anticipando azioni giudiziarie. Ma, allo stesso tempo, prova a spostare il focus della sua comunicazione politica su opere e progetti.
Tidei apre parlando di quello che definisce “un misfatto” e annuncia che “Un team di avvocati sta preparando una denuncia, una querela-denuncia verso coloro che eventualmente avessero delle responsabilità penali”. Descrivendo l’atto che ha portano alla sua sfiducia come “un vero e proprio tradimento”. Che, a suo dire, nasce “sicuramente per interessi personali”.
Nel suo intervento, ha specificato che l’esposto sarà “molto dettagliato”. Con “nome e cognome”, e conterrebbe anche riferimenti alla presenza di “personaggi che già sono sotto processo per la stessa cosa”. Tidei sostiene che sarà “molto difficile dimostrare un passaggio involontario” nel luogo in cui, sempre secondo la sua ricostruzione, sarebbe avvenuto tutto: “la cucina o la sala di una consigliera comunale”. Quindi “un luogo privato”.
Premesso questo, l’ex sindaco dichiara però di non voler trascinare per mesi la polemica. “Non staremo qui ancora per cinque mesi di campagna elettorale a dire perché hanno firmato, e quali sono i fatti. Questi li attribuiamo, e li affidiamo alla magistratura affinché faccia il suo lavoro”. E chiude dicendo che “Noi chiudiamo questo capitolo: il misfatto è stato fatto”.
Dopo queste considerazioni, Pietro Tidei prova a cambiare registro e mette al centro del suo intervento i conti del Comune e i cantieri che erano stati avviati. Rivendica la positiva condizione delle casse comunali al momento della fine del suo mandato e contrappone quel quadro ottimale alla situazione attuale. Parla dei “30 milioni di debiti”, e delle “anticipazioni di cassa di 9 milioni di euro” che, a suo dire, l’Amministrazione da lui presieduta avrebbe trovato al momento del suo insediamento.
Mentre, afferma Tidei, che la mattina in cui lasciò il Comune, “avevamo in cassa quasi 10 milioni di euro” e, aggiunge, “8 milioni di euro li abbiamo prestati allo Stato nel PNR”. Sostenendo quindi che il Comune avesse “soldi per prestare allo Stato e all’Unione Europea”.

Sul fronte amministrativo e su quello dei cantieri aperti, Tidei prende atto dello stop dei progetti all’arrivo della Commissaria Prefettizia. “Oggi abbiamo sicuramente una battuta d’arresto. Perché tutti i progetti che abbiamo messo in campo, gli undici cantieri che stiamo portando avanti ma soprattutto i venti cantieri, venti attività economiche che dovevamo fare, sono tutti fermi o saranno fermi”. Spiegando che la gestione commissariale opera per l’ordinaria amministrazione e non per quella straordinaria.
A questo punto del suo comunicato, Pietro Tidei annuncia la strategia delle prossime settimane: “Andremo sui cantieri, io personalmente insieme ad altri andremo sui cantieri e faremo vedere esattamente che cosa la città ha perso”. E ribadisce l’intenzione di una sua presenza quotidiana: “Andremo cantiere per cantiere ogni giorno, per quanto mi riguarda personalmente”.
In chiusura, Tidei entra nel tema elettorale. Dice che si presenterà “con una lista Tidei”, e parla di un perimetro politico più ampio. Auspica, cioè, di stare “insieme a un campo largo”. Augurandosi che la stessa maggioranza che è uscita da questa esperienza amministrativa «possa ritrovare il consenso su un nome condiviso. Per riconquistare il Comune e per continuare quei lavori che purtroppo si sono inevitabilmente interrotti”.

In attesa della tornata elettorale Tidei annuncia il suo impegno a non abbandonare i progetti in corso. “Saremo presenti comunque. Io e il mio gruppo continueremo a stimolare il Commissario e gli Uffici comunali affinché i progetti non si fermino o quantomeno non si fermino troppo”.









