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Roberto Mancini e Paolo Bonolis super ospiti al Bambino Gesù

La prevenzione è un gioco di squadra. Il CT e lo showmancon gli specialisti del Bambino Gesù e i piccoli atleti del Grifone

Roberto Mancini e Paolo Bonolis super ospiti al Bambino Gesù –

I giovani sportivi sono il ritratto della salute per eccellenza, ma non è un risultato scontato.

Occorrono un’alimentazione sana ed adeguata, controlli medici, cura dei profili psicologici, attenzione all’uso dei social network: più che mai la prevenzione dei rischi è “un gioco di squadra”.

 Per questo gli esperti dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù hanno incontrato sabato 19 gennaio, nell’Auditorium della sede di S. Paolo del nosocomio romano, gli atleti dell’ASD Grifone di Monteverde, una formazione impegnata nel calcio dilettantistico laziale.

Ospiti d’onore dell’evento il commissario tecnico della nazionale italiana di calcio, Roberto Mancini e il noto conduttore televisivo, Paolo Bonolis.


«Lo sport – ha confermato Roberto Mancini – deve aiutare prima di tutto ad avere passione per la vita sana e a crescere bene, imparando le regole e a stare insieme agli altri.

I bambini devono giocare a calcio per divertirsi. Ci sarà tempo per capire se può diventare una professione».

«Godetevi il gioco di squadra in cui ognuno è importante – ha consigliato ai calciatori in erba del Grifone Paolo Bonolis, sportivo appassionato che di recente ha fondato la società di calcio giovanile Azzurri 2010 – così non vi sentirete mai soli.

Godetevi la gioia di stare insieme e fare festa: raggiungerete risultati più importanti di quelli che vi prefiggete oggi».

«La collaborazione avviata con l’Ospedale Bambino Gesù – ha affermato il presidente della squadra rosso blu di Monteverde, Fulvio Gismondi – è molto importante per la formazione che intendiamo dare ai nostri piccoli atleti. Il calcio dilettantistico è una palestra di insegnamenti fondamentali e il messaggio che vogliamo far passare ai bambini, ma anche ai genitori, è informarsi bene per poi riuscire a modificare abitudini sbagliate soprattutto in campo alimentare.


Nel gioco di squadra tra medici, famiglie e società sportive per la salute dei ragazzi bisogna considerare i bambini che con i problemi di salute “combattono” fin da piccoli. «I bambini malati cronici – ha spiegato Attilio Turchetta, responsabile di Medicina dello sport del Bambino Gesù – hanno voglia, necessità e pure il diritto di fare attività sportiva.

In questi casi il team dei medici che seguono il ragazzo, oltre al pediatra di famiglia e al medico sportivo, si allarga agli specialisti delle varie patologie.

Tutti insieme aiutano a raggiungere un grande risultato che non è solo la salute, ma anche la possibilità per i bambini di comportarsi normalmente in mezzo agli altri ragazzi».

«Non sempre i medici e gli specialisti – ha sottolineato Ruggero Parrotto, Direttore generale Ospedale Bambino Gesù commentando la manifestazione – hanno la possibilità di portare in modo adeguato all’attenzione delle famiglie i temi della prevenzione.

 Iniziative come questa insieme alla società Grifone sono molto utili per informare e incidere sulle abitudini alimentari più corrette per la salute dei ragazzi, ma anche per sottolineare in quale misura l’attività sportiva e le buone relazioni tra coetanei siano il modo migliore per crescere bambini sani e un futuro migliore.

Come recita lo slogan che abbiamo scelto per il 150° della fondazione del Bambino Gesù che festeggeremo quest’anno: “Il futuro è una storia di bambini”».

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