I due consiglieri di minoranza tornano a puntare i riflettori sui permessi a costruire rilasciati
Presunto abuso edilizio in via Aviatina, Orsomando e De Angelis: “Situazione paradossale” –
Nonostante il diniego del permesso a costruire di un dirigente all’urbanistica del Comune, il parere contrario del Tar del Lazio, quel permesso a costruire è ancora lì e i lavori non sono stati fermati.
A denunciare la situazione che si protrae ormai da tempo in via Aviatina sono i consiglieri di minoranza Salvatore Orsomando e Aldo De Angelis.
Sulla vicenda, come ricordano i due, era intervenuta anche la Regione Lazio “chiedendo dei documenti entro 30 giorni”.
Documenti che, allo scadere dei termini imposti dalla Pisana “non sono stati consegnati”, con la Regione che ha concesso ulteriori 20 giorni “con minaccia di attuazione dei poteri sostitutivi”.
“Sarà vero che la legge è uguale per tutti e chi si erge a paladino della legalità e trasparenza – scrivono i due consiglieri – non adotti invece due pesi e due misure? Ricordate la ormai famosa cavalcata dell’allora candidato a Sindaco Pascucci quando definendosi una spia ,diede una presunta svolta alla politica cerveterana? Ricordate quanti importanti magistrati sul onda dell’entusiasmo dell’enfante prodige, riempirono le sale ceriti con scintillanti convegni sulla legalità e la trasparenza? E i rappresentanti ceretani dello stimatissimo Salvini che della lotta all’abusivismo edilizio ne ha fatto un cavallo di battaglia dove sono? E i Consiglieri Comunali e Avvocati della maggioranza ? E il Presidente del Consiglio Comunale?Perché tanto silenzio e omertà dopo la denuncia di un presunto abuso edilizio da parte di due consiglieri comunali?”
“E’ paradossale – hanno scritto i due consiglieri comunali – il carteggio e le istituzioni coinvolte dal 26 luglio 2018 ad oggi per rispondere a delle semplicissime domande che riguarderebbero la regolarità o meno dei documenti rilasciati per un permesso a costruire.
Come è possibile che un Dirigente del Comune di Cerveteri e le autorità coinvolte di fronte ad una baracca e ad un diniego del TAR ancora si nascondono dietro un laconico “ci sono in corso indagini della Magistratura e i documenti sono coperti da segreto istruttorio”?
Come mai – proseguono ancora Orsomando e De Angelis – nonostante l’anti abusivismo della Regione Lazio abbia chiesto al Dirigente l’esibizione di documenti in merito abbia fatto scadere i 30 giorni senza risposta ottenendone altri 20 con minaccia di attuazione dei poteri sostitutivi?
Cosa si cela dietro questa casa che continua velocemente la sua costruzione senza la benché minima sospensione?
Il silenzio dei viventi e l’immobilismo di alcuni uomini in divisa, rappresentano la cartina di tornasole di una Nazione che funziona ad intermittenza”.