L’intervista all’ideatore e il responsabile della realizzazione, Daniele Deidda
di Giovanni Zucconi
Domenica scorsa, entrando nella biglietteria della Necropoli della Banditaccia per l’ormai consueto affiancamento domenicale dei soci del GAR al personale di accoglienza, siamo stati accolti da “L’avete già scarica l’app?”
“App? Quale app?”. Ma poi mi sono ricordato che il Direttore del Parco, Vincenzo Bellelli, l’aveva annunciata durante il suo intervento alla XXVI Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, a Paestum. L’avevamo anche riportato nell’articolo uscito per l’occasione su BaraondaNews.
Era uno dei punti qualificanti delle linee guida che Bellelli vuole perseguire nel 2025. Quella di migliorare la fruizione del Parco Archeologico. In tutti i suoi quattro siti. In particolare, ci disse che: “È importante affrontare l tema dell’accessibilità cognitiva. Cioè, fare in modo che ci siano sempre le condizioni affinché il visitatore comprenda bene cosa sta visitando. Anche lavorando sul linguaggio delle comunicazioni, rendendolo, appunto, più accessibile al grande pubblico.”
Necessità condivisa e sacrosanta. Purtroppo era palese che i visitatori delle necropoli, quella della Banditaccia in particolare perché la conosco meglio, giravano con una piantina in mano, fornita dalla biglietteria, senza minimante rendersi conto di quello che stavano vedendo. E apprezzando solo la bellezza di quello che avevano davanti, senza capire cosa avessero la fortuna di ammirare.
Una possibile soluzione? Un’audioguida. Che è proprio quella che il personale di accoglienza del Parco ci aveva chiesto di scaricare.
Va bene, direte voi. Il Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia ha finalmente un’audioguida. Era ora. Dove sta la notizia?
Eppure, la notizia c’è. Perché non si tratta di una semplice audioguida come quelle che siamo abituati a utilizzare in un’area archeologica o, più spesso, in un museo. Questa audioguida, oltre ad un funzionamento tecnico impeccabile, ha due grandissime e uniche qualità: Ha dei testi recitati come in un audiolibro di livello, che ti prendono per mano e ti introducono nel mondo degli Etruschi e delle necropoli come meglio non si potrebbe fare e, direi soprattutto, è stata autoprodotta dal solo personale del Parco.
Ogni singolo componente, ogni singolo testo, è stato progettato, scritto, tradotto e recitato unicamente dal personale del Parco. E scusate se è poco.
Abbiamo provato sul campo l’audioguida. Che fa tutto da sola. Si attiva e comincia s spiegare esattamente il tumulo o la tomba che avete davanti. E lo fa con un linguaggio semplice ed efficace. Di quelli che ti accompagnano senza fare il professore di turno. Con un testo comprensibile anche ad un bambino, ma che ti fa comprendere perfettamente cosa hai davanti o la tomba in cui stai entrando.
Un lavoro veramente ben fatto, che elimina quasi completamente la lacuna che c’è stata per decenni nella necropoli di Cerveteri. E credo anche in quella di Tarquinia. Ma che non ho potuta ancora provare.
Domenica scorsa, finalmente, non si vedevano più i visitatori che vagavano senza consapevolezza con un foglietto in mano. Abbiamo visto visitatori, intere famiglie, tutti con il loro smartphone in mano. Tutti in ascolto della sua brava spiegazione e contestualizzazione di quello che stavano vedendo.
Famiglie e visitatori, che dopo due ore stavano ancora lì che giravano per chiudere l’intero percorso. In passato, la permanenza, ve lo posso assicurare, era sicuramente molto minore.
Chiudo ricordando che un’analoga audioguida è stata realizzata anche per alcune, importanti, aree esterne della Necropoli della Banditaccia. Uno strumento importante per chi decide di venire a Cerveteri per fare una passeggiata nella meravigliosa e vasta area archeologica che si trova fuori del recinto.
Per farci raccontare meglio la genesi e i contenuti di questa audioguida, abbiamo approfittato della presenza, nella necropoli della Banditaccia, di Daniele Deidda, l’ideatore e il responsabile della realizzazione dell’audioguida, per fare una chiacchierata con lui.
Come è nata l’idea di realizzare una app che facesse da guida ai visitatori? Oltre che era sicuramente necessaria
“L’idea è nata dal fatto che io questo argomento lo avevo studiato come tesi della mia scuola di specializzazione in museologia. E ho quindi presentato il progetto al Direttore del Parco, Vincenzo Bellelli, e alla funzionaria dell’ufficio del personale, Lidia Caputo. Lei ha creduto subito in questa idea, e ha spinto tantissimo per metterla il prima possibile a disposizione dei visitatori.”
E invece l’idea di realizzarla utilizzando solo personale del Parco Archeologico, come è nata?
“Il personale del Parco, sia quello di Cerveteri che quello di Tarquinia, ha tantissime competenze. E noi le abbiamo utilizzate tutte. Il lavoro è stato fatto da tutti gli assistenti di fruizione del Parco. Io ho seguito tutte le fasi della realizzazione. Poi ci sono stati gli Archeologi che hanno scritto i testi. Ci sono stati attori che hanno registrato le voci, e i linguisti che hanno fatto le traduzioni. Al momento abbiamo anche l’inglese e il francese, e a breve uscirà anche lo spagnolo. Siamo riusciti a fare tutto questo da soli, creando una bellissima audioguida in quattro lingue.”
Le Necropoli di Cerveteri e di Tarquinia sono molto diverse tra di loro. Questa differenza si percepisce nell’audioguida?
“Abbiamo naturalmente prima studiato bene le due aree archeologiche, e abbiamo creato due percorsi ad hoc per le due necropoli. Infatti, il percorso per la necropoli di Cerveteri è un percorso di accompagno, cioè noi utilizziamo la necropoli per raccontare il popolo etrusco. Mentre per Tarquinia abbiamo raccontato soprattutto le tombe con le pitture. Il visitatore di Cerveteri entra in un “Parco giardino”, mentre a Tarquinia è colpito soprattutto dalle pitture. Per questo abbiamo dovuto creare due tipologie di percorsi diverse. Chi ha scritto i testi sono stati due etruscologi bravissimi.”
Le confermo che ho apprezzato moltissimo i testi, e come sono stati letti. Quasi recitati. Ho apprezzato anche il taglio che è stato dato. Colloquiale e fruibile a qualsiasi livello di conoscenza degli Etruschi
“Ha ragione. Le tre persone che hanno letto i testi sono state bravissime. Eleonora Dominici, per la parte delle tombe esterne della necropoli della Banditaccia. Manuel D’Aleo, per la parte interna al recinto. Nicola Dibiase, per la necropoli di Tarquinia. Sono stati tutti bravissimi perché hanno letto i testi come degli attori. E, con la loro lettura, hanno dato il giusto peso al testo, scandendo i concetti che dovevano arrivare ad un pubblico che comunque non è specializzato nel mondo etrusco. Testi che dovevano essere compresi anche dai bambini che arrivano con le loro famiglie.”
Faccio un esempio banale, ma che ho trovato significativo. Non avete mai usato i secoli per indicare il periodo, per esempio “settimo secolo”, ma avete esplicitato gli anni. Per esempio 650. O non avete mai usato il termine “periodo orientalizzante”, che qualsiasi guida sicuramente prima o poi tira fuori
“È vero. Anche se ad un certo punto il termine “orientalizzante” l’abbiamo citato, spiegandone però il significato. Abbiamo comunque voluto lasciare dei semini per fare crescere il visitatore durante tutto il percorso.”
Quanto tempo ci avete messo per realizzare questa audioguida, che è stata pubblicata il primo gennaio scorso?
“Ci abbiamo cominciato a lavorare a fine giugno.”
Quindi non ci avete messo neanche tanto
“Abbiamo fatto una bella corsa. Tenendo anche conto che, nel frattempo, noi abbiamo realizzato anche un’altra audioguida: quella per la mostra sulla Madonna di Filippo Lippi a Tarquinia.”
Mi diceva che avete realizzato anche un’audioguida per la parte esterna della Banditaccia
“Si, abbiamo voluto creare un’audioguida anche per quelle persone, e sono tantissime, che non pagano il biglietto, ma che vogliono fare una passeggiata nelle aree esterne. Abbiamo creato quindi un percorso libero per una camminata nella Necropoli del Laghetto, nella Via degli Inferi, tra i Grandi Tumuli o tra le Tombe del Comune. Abbiamo creato questo percorso che prevede 13 punti di ascolto.”
È tutto molto interessante. E mi permetta di aggiungere che avete sicuramente eliminata una grave lacuna. Io osservavo i visitatori girare per la necropoli con il foglietto che ricevevano in biglietteria, senza capire nulla di quello che stavano vedendo
“Infatti, l’anno scorso abbiamo fatto un sondaggio tra i visitatori di tutti e quattro i siti. Le due necropoli e i due musei. Il dato fondamentale che era emerso era che la maggior parte dei visitatori chiedeva un’audioguida.”
Quali sono i vostri prossimi programmi futuri?
“Vorremmo creare un’audioguida anche per i musei di Cerveteri e di Tarquinia.”
Avete dei numeri su quante audio guide sono state scaricate?
“Dal primo al cinque gennaio, sono state scaricate circa 1.000 audioguide. Addirittura, quasi un centinaio dal Canada e altrettante dagli Stati Uniti.”
Vuole aggiungere qualcosa?
“Aggiungerei che queste audioguide si possono utilizzare anche se non si è sul posto. La si può ascoltare anche comodamente da casa, per prepararsi alla visita.”
Chiudo ricordando che l’app con l’audioguida si può scaricare sia per telefoni Android che IoS, nei loro rispettivi store. L’app da scaricare, gratuitamente, è: “Izi travel”