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Orsomando-De Angelis:‘12mila euro contro Razzismo ma disagi sono altri’

Dura nota dei Consiglieri De Angelis e Orsomando contro la Giunta Pascucci, contro Battafarano e contro il Festival contro il Razzismo

Orsomando-De Angelis: ‘Razzismo, altro che festival. Pascucci il vero disagio sociale’ –

Questa volta , Antirazzismo e rabbia che sembrerebbero proprio strumentalizzati ad arte, sono i  “fondamentali” (per usare il gergo sportivo), gli ingredienti  di base che caratterizzano l’ennesima trovata pseudo “cavalcata”, dell’oramai declassata accoppiata Pascucci & Battafarano , quasi a voler imitare Don Chisciotte e Sancio Panza che alla ricerca di un mondo ideale fuggono dal contatto con l’insopportabile realtà quotidiana.

 Oggi, alla stregua di maghi di basso cabotaggio e senza neppur nascondere il trucco, il signor Sindaco e la sua Assessora tirano fuori dal cilindro il “primo Festival Etrusco contro il Razzismo e ogni forma di discriminazione ”, in concomitanza con la settimana che ci conduce al giorno della memoria,  promuovendo una tavola rotonda con i Sindaci di Castelnuovo di Porto e Castel Volturno e, secondo noi, strumentalizzando l’autorevole presenza dell’ On. Sgarbi  per parlare di razzismo e integrazione , anche se nel contesto giocano, non marginalmente, altri fattori tipici della società dello spettacolo, del protagonismo, del culto della persona autoreferenziale, del “purché si parli di me”, della ricerca del “voto perduto”, indipendentemente dalla qualità del giudizio.  

Ciò che conta è l’audience, il ritorno di visibilità politica in vista delle prossime elezioni europee, quasi a gridare (imitando lo spot televisivo della particella di sodio) esprimendo in vario modo la propria solitudine “….C’è nessuno ?….Ehi ci sono anche Io !”. 

In più si devono aggiungere componenti tipicamente di sinistra, di Zingarettiana memoria, sempre pronte a strumentalizzare e distorcere situazioni avverse al loro progetto politico pur di salvare la faccia.

Come non è cosa da poco che detto Festival Etrusco, contornato di associazioni sociali, è costato e costerà svariati soldi pubblici per l’organizzazione pari a 12.000 euro e spicci per 4 giornate (3000 euro al giorno) in barba alle urgenti necessità e problematiche che, oramai da tempo, attanagliano il territorio caerite, e allora ci chiediamo ma era proprio necessario?

Ma perché i cittadini devono apparire razzisti quando, in tutti questi anni, a Cerveteri  non vi sono stati rilevanti fenomeni  di discriminazione razziale?

Come si fa a giustificare un Sindaco che mette in atto un azione cosi tanto politica e così poco amministrativa quando i suoi concittadini, invece, chiedono servizi primari funzionanti, sviluppo, lavoro e incentivi?.  

Chi è eletto nelle istituzioni deve ascoltare i cittadini.

Ascoltare i cittadini che, come a Cerveteri, subiscono le scelte calate dall’alto dell’amministrazione, ascoltare chi è in difficoltà economica, chi è senza lavoro, chi è precario senza prospettive e non sa come tirare a campare.

Chi è eletto deve ascoltare il proprio territorio e non una parte che fa politicamente comodo.

Ma come fa questa Amministrazione  il suo Sindaco a parlare di integrazione e razzismo se poi, persino in Consiglio Comunale, sono i primi ad essere antidemocratici e a negare diritti a quei consiglieri comunali eletti dai cittadini.

Per non parlare poi dell’ uso irresponsabile di messaggi politici che ricorrono a espressioni di discriminazione politica e personale nei nostri confronti tanto da entrare, finora in maniera incontrastata, nel lessico istituzionale di taluni esponenti locali, con effetti imprevedibili che mettono a rischio il patrimonio costituzionale e democratico di Cerveteri che poco differiscono dal problema della propaganda basata sulla discriminazione razziale ed etnica oggi oggetto di attenzione da parte del Sindaco che, per distogliere l’attenzione dai cittadini dai gravi problemi di Cerveteri, distorce il linguaggio con metodo scientifico, usa le ansie, le paure, le fragilità dei cittadini, spingendoli verso problematiche sovracomunali.

Ma il Sindaco così trasformista e i suoi amici hanno mai dato risposta ad alcune scottanti domande?.

Ad esempio Quanti sono i veri profughi di guerra o che fuggono da dittature?

Quanti di questi invece sono migranti economici arrivati qui in maniera clandestina?

Forse lo vedremo tra qualche anno e “se non verrà riconosciuto loro lo status di profugo, verranno realmente espulsi come prevedono le leggi?

Che conseguenze sociali avrà questa scelta?

Con che cosa vivranno questi clandestini se non verranno espulsi?

Cadranno nelle mani della criminalità aggravando le tensioni sociali nei territori?

Perché tutto questo?

Chi ci guadagna?

Non certo i richiedenti asilo realmente profughi di guerra o perseguitati dalle dittature non sarà, per caso, che ci guadagnano tutte quelle associazioni e/o cooperative interessate dal problema?

Sindaco pensi a Cerveteri e ai suoi cittadini invece che alle sue aspirazioni politiche nell’Europa di domani.

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