Omicidio di Tanina: confermata in Appello la condanna per il personal trainer
La Corte d’assise d’Appello ha confermato la sentenza di primo grado per l’omicidio di Maria Tanina Momilia: 17 anni e 9 mesi al personal tranier, Andrea
De Filippis.
Viene confermato il primo grado, del 2020, con le attenuanti generiche, senza l’aggravante della crudeltà, più lo sconto di un terzo della pena per aver scelto il rito abbreviato.
La condanna per il delitto, in realtà, è di 16 anni e 9 mesi, ma un anno aggiuntivo è stato comminato per l‘omessa custodia di una pistola (sistemata in un luogo diverso
da quello dichiarato). L’arma, legalmente denunciata, in realtà con il delitto in sé non c’entra nulla dato che Tanina morì dissanguata dopo essere stata colpita da un elemento contundente. Fu oggetto, invece, di una indagine nell’immediatezza dei fatti.
Non è stata riconosciuta, come avrebbero voluto il pubblico ministero, il Procuratore generale e gli avvocati di parte civile, dunque l’aggravante della crudeltà.
La difesa ha parlato di “estraneazione dal corpo” da parte di De Filippis, che si sarebbe “ripreso” dopo qualche giorno, per poi confessare. Sono ora attese le motivazioni della sentenza.