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Lipu Castel di Guido, “Sempre più lupi nella riserva Naturale del Litorale Romano”

Accertata la riproduzione di due nuclei familiari. La nuova coppia ha dato alla luce 7 cuccioli

Lipu Castel di Guido, “Sempre più lupi nella riserva Naturale del Litorale Romano” – la nota stampa:

Accertata per il 2022 la riproduzione dei due nuclei familiari di lupo nella Riserva Naturale del Litorale Romano. Questo l’importante aggiornamento delle nostre attività di monitoraggio della presenza del lupo nel nostro territorio.Sia la neo-coppia di lupi formata da Anco Marzio e Galeria, che oggi occupa stabilmente il territorio storico, occupato fino all’autunno scorso da Nerone e Aurelia, sia il nucleo familiare presente nella zona nord della Riserva, hanno dunque dato alla luce una nuova cucciolata. La nuova coppia, formatasi nello scorso inverno, ha dato alla luce 7 cuccioli.

Anco e Galeria hanno utilizzato le stesse aree riproduttive (rendez-vous) del branco storico. Questo comportamento probabilmente è un segnale che la nuova femmina riproduttiva (Galeria) possa essere una figlia di Aurelia, e mantenga dunque la “memoria storica” dell’area utilizzata dalla madre per lo svezzamento delle cucciolate (ricordiamo che Aurelia è stata la femmina riproduttiva in questo territorio dal 2017 al 2021). Cercheremo nei prossimi mesi la conferma genetica di questa ipotesi. Comportamenti simili, descritti in letteratura scientifica in alcuni casi di branchi studiati in Nord America, sono stati raramente documentati in Italia, e mostrano l’elevata importanza della trasmissione culturale in una specie sociale come il lupo.

Il nostro monitoraggio, come detto, ha consentito di rilevare anche la riproduzione del secondo nucleo familiare, che monitoriamo da circa due anni e che occupa un territorio più settentrionale, parzialmente ricadente nella Riserva. In questo caso la cucciolata è composta da 5 cuccioli.

Lipu Castel di Guido, "Sempre più lupi nella riserva Naturale del Litorale Romano"
Lipu Castel di Guido, “Sempre più lupi nella riserva Naturale del Litorale Romano”

A fine estate, tra settembre e ottobre, i nuovi nati, ormai cresciuti e in grado di seguire gli adulti nei normali spostamenti sul territorio, stanno abbandonando le aree riproduttive e cominciano ad allargare l’area di attività. Ad inizio inverno (dicembre-gennaio) i giovani nati in maggio raggiungeranno dimensioni simili a quelle degli adulti. E’ importante ribadire l’elevato tasso di mortalità dei cuccioli di lupo nel loro primo anno di vita.

In media solo circa il 50% dei nuovi nati raggiunge il secondo anno di vita. Per questo le dimensioni dei nuclei familiari, che tra fine estate e inizio autunno possono raggiungere dimensioni significative grazie ai cuccioli dell’anno che cominciano a muoversi insieme agli adulti, in inverno e primavera si riducono in modo significativo, sia a causa della mortalità sia a causa della dispersione di alcuni individui, che abbandonano l’area in dove sono nati per trovare un nuovo territorio.Ricordiamo che ogni branco (o nucleo familiare) di lupo occupa un territorio esclusivo, ampio da qualche decina a qualche centinaio di km quadrato. I due nuclei familiari monitorati occupano dunque due ampi territori, che non si sovrappongono.

Lipu Castel di Guido, “Sempre più lupi nella riserva Naturale del Litorale Romano”

Le dinamiche naturali prevedono che i territori idonei siano pian piano occupati. In Appennino si è raggiunta probabilmente la saturazione dei territori, e da alcuni anni in tutto il Paese è in corso la ricolonizzazione di aree di collina e pianura, dove esistono condizioni idonee alla presenza della specie. Questo dato, che consolida la presenza della specie nelle aree del Litorale Romano, conferma anche l’espansione rapida del lupo in aree rurali e periurbane. Per questo è necessario, anche per le istituzioni locali, prendere atto di questo fenomeno, ormai in corso da alcuni decenni, e lavorare per la diffusione di una corretta informazione.La coesistenza con il lupo è infatti possibile, come dimostrano i nostri dati raccolti con il nostro lavoro negli ultimi 9 anni, che rilevano un conflitto con la zootecnia relativamente basso (la dieta del branco storico era composta in misura preponderante da cinghiale). L’espansione della specie richiede però una importante attività di informazione e sensibilizzazione, da parte di tecnici del settore e amministrazioni.

Qui alcuni semplici corretti comportamenti da adottare nelle aree di presenza del lupo, per allevatori, cittadini e fruitori del territorio:- Non lasciare a disposizione fonti alimentari di facile accesso (rifiuti organici o scarti alimentari presso aree abitate o aziende agricole).- Tenere i cani al guinzaglio durante escursioni o passeggiate in natura.- Adottare le giuste tecniche di prevenzione per evitare predazioni sul bestiame domestico.

Queste buone pratiche di comportamento permettono una pacifica coesistenza tra il predatore e l’uomo, e allo stesso tempo consentono al lupo di svolgere appieno il suo fondamentale ruolo ecologico nell’ecosistema. Nei nostri territori, il nostro monitoraggio sta sottolineando a tal proposito l’importante ruolo del lupo nella predazione di specie quali il cinghiale e la nutria, considerate oggi specie in rapida espansione e problematiche per le attività agricole.

La presenza del lupo rappresenta una ricchezza per il territorio del Litorale Romano. Conoscenza e consapevolezza sono passi fondamentali per valorizzare tale ricchezza.

La coesistenza è possibile, basta volerlo. In queste belle immagini alcuni cuccioli ripresi tra Luglio e Agosto dalle nostre fototrappole.

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