Alla precedente istanza l’azione delle istituzioni comunali è stata pressoché inesistente; eccezion fatta per la risposta in forma pubblica e privata dell’assessore alla cultura Marco Milani
di Marco Di Marzio
Ladispoli, riapertura sala studio Biblioteca: gli studenti alzano di nuovo la voce –
In merito alla riapertura della sala studio della Biblioteca comunale tornano a farsi sentire gli studenti ce attraverso un nuovo comunicato eprimono quanto segue: “Ci rivolgiamo nuovamente alle istituzioni comunali e alla comunità cittadina in merito alle istanze da noi espresse più di 10 giorni fa tramite la nostra lettera aperta in cui chiedevamo il ripristino dell’attività della sala lettura della biblioteca Impastato. Benché la risposta da parte dei diretti interessati (studenti e utenti della biblioteca) e di altri nostri concittadini sia stata positiva e largamente condivisa, l’azione delle istituzioni comunali è stata pressoché inesistente; eccezion fatta per la risposta in forma pubblica e privata dell’assessore alla cultura Marco Milani, il quale ringraziamo per la celerità e la cortesia dimostrate. Ciononostante, questo non è quello che avevamo chiesto. Ciò che avevamo chiesto era l’instaurazione di un dialogo e di un confronto che tenesse aggiornati e informati tutti gli interessati riguardo lo svolgimento dei lavori e le problematiche ad esso collegate. Alla luce di queste richieste, la sintetica e sbrigativa risposta dell’assessore e l’assoluto silenzio da parte del sindaco sono a nostro giudizio non sufficienti. Come se non bastasse la nostra richiesta di appuntamento con il sindaco, formalmente compilata e consegnata in data 13 Agosto all’Ufficio delle Relazioni con i Pubblico (la cui foto è reperibile attraverso i nostri canali social), risulta ancora ignorata. Senza dubbio alcuno le impellenti necessità amministrative del weekend ferragostano hanno tenuto impegnati al massimo delle loro energie tutte le componenti dell’amministrazione comunale, e questo confidiamo sia stato il motivo del ritardo nel processare la nostra richiesta. Consci di ciò e consapevoli dell’imminenza di molti altri eventi pubblici, nelle prossime settimane speriamo che, tra una sagra dello street food e un concerto in pubblica piazza, non ci si scordi ancora di noi. Perché lo studio e le necessità ad esso connesse, a differenza di molte altre occupazioni, non vanno in ferie né in vacanze, ma anzi si fanno ogni giorno più impellenti. A riprova di ciò questo comunicato viene in questo momento redatto da un tavolino di un bar (il cui gestore, con immensa cortesia, ci ha concesso un appoggio temporaneo negli spazi del suo locale per studiare), unico posto rimasto per ritagliarsi trenta minuti di tranquillità, prima che i suoni della città e le voci dei turisti vengano a rendercelo impossibile. Tutto ciò non è certo colpa dei turisti balneari e dei cittadini di Ladispoli, ma sta di fatto che ci sentiamo stranieri in casa nostra e ospiti stravaganti in mezzo a chi si gode giustamente sole e relax. Quello che chiediamo è l’instaurazione rapida di un dialogo proficuo e un confronto produttivo nel segno del rispetto e della collaborazione. Con la speranza di poter presto discutere di tutte queste, restiamo in attesa. Ignorati ma non ignoranti.”