Grando: “Il primo pensiero è la fine dell’emergenza sanitaria e l’avvento del vaccino”.
Ladispoli, per il 2021 aree verdi, Castellaccio di Monteroni e Tarip –
“Le novità per il 2021 sono il restauro di Torre Flavia e, soprattutto, del Castellaccio di Monteroni”, lo ha detto poche ore fa Alessandro Grando, sindaco di Ladispoli, intervenendo al programma Cambia il mondo di Fabio Bellucci.
L’anno nuovo porta dunque la rescissione del contratto con l’Associazione Diritti Genetici per inadempienza e il rientro del Castellaccio nelle mani dell’Amministrazione ladispolina.
Il Sindaco promette che verranno trovati in seguito i fondi per restaurare l’edificio storico per ridarlo alla collettività.
Grando però dice che “il primo pensiero è la fine dell’emergenza sanitaria e l’avvento del vaccino”.
Sottolinea anche che l’Amministrazione non si è fermata quest’anno a causa della pandemia e ha portato avanti i progetti che si era prefissata.
Oltre dunque alla Caserma dei Carabinieri e al Commissariato di Polizia, nel 2021 dovrebbero partire i lavori del Palazzetto dello Sport.
Anche i lavori di riqualificazione del cinema dovrebbero giungere a compimento.
Questo permetterà anche di focalizzare l’attenzione sulle zone verdi e le aree giochi di Ladispoli: Grando ne elenca parecchie verso cui sarà posta l’attenzione per farle tornare fruibili.
L’anno prossimo sarà poi l’anno della Tarip
La nuova modalità di pagamento della tassa dei rifiuti urbani calcolata in base al quantitativo di indifferenziata conferita da ogni singola utenza.
Gli uffici stanno studiando come implementare il nuovo sistema a Ladispoli: il nodo condomini potrebbe venir sciolto o con la consegna di un mastello per abitazione o con l’uso di buste personalizzate.
Grando è chiaro su i tempi di avvio della nuova tassa: “Con l’ingegner Pravato si parlava di marzo, ma prima di farla partire va organizzata”.
Poi aggiunge che già quest’anno la Tari è stata diminuita e che grazie al recupero di fondi dalla vendita dei rifiuti differenziati come la plastica, si potrà abbassarla ancora l’anno prossimo.