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Ladispoli, igiene urbana: il consiglio di stato respinge la sospensiva chiesta da Massimi

Il sindaco Alessandro Grando: “Possiamo finalmente partire con il nuovo progetto”

Ladispoli, igiene urbana: il consiglio di stato

Ladispoli, igiene urbana: il consiglio di stato respinge la sospensiva chiesta da Massimi
Ladispoli, igiene urbana: il consiglio di stato respinge la sospensiva chiesta da Massimi

Il consiglio di Stato ha respinto la sospensiva chiesta dalla Massimi. A darne notizia, con tanto di sentenza in mano, il Sindaco Alessandro Grando ed il delegato Carmelo Augello. La Massimi, la ditta che si occupa al momento del servizio di igiene urbana in città, si era appellata al Tar del Lazio contro il bando di gara per la gestione del servizio di igiene urbana, vinto dalla Tekneko, chiedendone la sospensione in attesa della decisione definitiva del tribunale amministrativo.

Proprio il Tar, nei giorni scorsi, aveva bocciato la sospensiva fissando l’udienza al 3 giugno prossimo.

Secondo il tribunale amministrativo il ricorso presentato dalla ditta che si è occupata fino a oggi del servizio di igiene urbana non avrebbe motivo di sussistere. Da qui era scaturita la decisione di ricorrere al Consiglio di Stato che, però, aveva bocciato la richiesta della Massimi fissando, nei giorni scorsi, l’udienza di merito.

«C’è un limite a tutto – aveva commentato il Sindaco Grando nei giorni scorsi – La Massimi ha presentato quattro ricorsi (tutti persi). Quanto ancora vogliono portare avanti questa crociata contro la città?».

Senza i ricorsi presentati dalla Massimi sulla gara e sulla vittoria di Tekneco, infatti, l’amministrazione comunale si era dichiarata pronta ad affidare il nuovo servizio di igiene urbana già il 15 gennaio scorso.

«Invece questo non è potuto succedere», aveva proseguito ancora Grando. Tra l’altro, la Massimi non era stata l’unica a tentare di bloccare l’ingresso della Tekneco.

Un ricorso, lo ricordiamo, era stato presentato anche dalla seconda arrivata. Anche in questo caso la ricorrente aveva chiesto ai giudici del tribunale amministrativo di sospendere il bando di gara e di escludere la Tekneco perché «secondo lei non aveva i requisiti per partecipare alla gara». Ricorso, però, che è stato ritirato e l’udienza non si svolta. Ora, quindi, l’amministrazione può tirare un filo di sollievo e procedere con l’appalto.

“Possiamo finalmente partire con il nuovo progetto di igiene urbana”, spiega, non nascondendo una certa soddisfazione, il Sindaco di Ladispoli.

Come si legge nella ordinanza del Consiglio di Stato, la ditta appellante (Massimi) è stata condannata al pagamento di euro 2000,00 oltre accessori di legge in favore del comune di Ladispoli, di euro 2000,00 oltre accessori di legge in favore della Città Metropolitana di Roma e di euro 2000,00 oltre agli accessori di legge alla Tekneco Sistemi Ecologici.

Ri. Di.

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