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Ladispoli, Ardita: “Messo alla porta senza essere convocato”

Il consigliere di FdI pronto a rappresentare la situazione ai referenti del partito sia a livello regionale che nazionale

Ladispoli, Ardita: “Messo alla porta senza essere convocato” –

“Messo alla porta senza essere convocato”. Il consigliere FdI Giovanni Ardita commenta la decisione presa nel pomeriggio dal sindaco Alessandro Grando: quella di revocargli le deleghe. (leggi qui)

Ladispoli, Ardita: "Messo alla porta senza essere convocato"
Ladispoli, Ardita: “Messo alla porta senza essere convocato”

Decisione che a quanto pare, “non è stata comunicata nemmeno al capogruppo FdI, Raffaele Cavaliere”, ha sottolineato Ardita.

E ora il consigliere comunale è pronto a rappresentare la situazione “al partito sia a livello regionale che nazionale”.

Nulla da recriminare al suo operato: “Ritengo di aver operato bene sia per l’amministrazione che per la città”, ha detto.

Per quanto riguarda la delega per le problematiche dei pendolari il consigliere punta i riflettori sul restyling della stazione ferroviaria.

“I fatti dicono che dopo 9 anni i bagni della stazione sono aperti grazie all’interesse di Rfi e l’impiego di una cooperativa sociale che opera da Roma a Grosseto e non attraverso la cooperativa sociale Casa Comune 2000 che attraverso il Sindaco, per un anno, aveva solo perso tempo”.

“Grazie ai rapporti con Rfi e Trenitalia abbiamo una stazione moderna ed efficiente, con standard qualitativi tra i migliori tra tutte le stazioni del Lazio, con 4 ascensori per i diversamente abili e una pensilina nuova in sostituzione a quella distrutta dalla tromba d’aria”.

Nulla da rimpiangere nemmeno per la delega ai rapporti con le società calcistiche: “Il sottoscritto – ha detto Ardita – crede di aver fatto il suo dovere contribuendo a migliorare l’impiantistica: dalla richiesta del contributo al Credito Sportivo, dove se non erro sono state apportate alcune integrazioni durante il procedimento; ai lavori per la seconda tribuna, il secondo chiosco-bar, i dossi per la sicurezza stradale per i bambini”.

“Ho fatto la mia parte – ha proseguito ancora il consigliere FdI – nell’interesse della collettività”.

E se da un lato, come si legge nel decreto del Sindaco, al consigliere sono state revocate le deleghe perché “nello svolgimento delle sue funzioni delegate, ha tenuto atteggiamenti che hanno compromesso il rapporto di fiducia da parte del sottoscritto (del sindaco, ndr), anche il consigliere parla di fiducia venuta meno, “quando nella delega per i rapporti con le società calcistiche ho rappresentato il problema dello stadio Angelo Lombardi di San Nicola”.

Uno stadio “abbandonato” che “doveva essere messo in sicurezza”. Soprattutto dopo l’incidente che ha coinvolto un giovane ladispolano. “Ritenevo che il Comune doveva prendersi le sue responsabilità”.

“Se molte volte ho fatto delle critiche costruttive all’interno della maggioranza, l’ho fatto sempre nell’interesse dell’amministrazione, della città e della collettività”.

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