
Il PACT ha acquisito il Visitor Center – di Giovanni Zucconi
Uno dei temi che stanno più appassionando in questi giorni i lettori cerveterani, a parte domandarsi che fine farà l’attuale Amministrazione, è quella del destino del Visitor Center che si trova davanti l’ingresso della Necropoli della Banditaccia. Non voglio dilungarmi sulla sua storia travagliata, perché sono stati già versati fiumi di parole. Voglio però provare a dare una risposta a tutte le domande che sono state formulate in questi giorni. Almeno a quelle che riguardano il futuro della struttura. E per farlo abbiamo semplicemente fatto le domande direttamente all’unica persona che poteva darci le giuste risposte: a Vincenzo Bellelli, il Direttore del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia. Che ci ha gentilmente concesso l’intervista che segue.
Tempo fa mi aveva anticipato che stavate lavorando con il Comune di Cerveteri per il passaggio al Parco del Visitor Center che si trova davanti l’ingresso della necropoli della Banditaccia. A che punto siamo?
“Il Visitor Center è stato acquisito dal PACT a maggio con formale passaggio di consegne. Quindi la struttura è tornata da poco nella disponibilità del Parco. Adesso stiamo facendo le necessarie volture, e stiamo controllando e verificando la funzionalità di tutti gli impianti.”
Si dice che gli impianti siano tutti da risistemare
“Lo stiamo verificando. Ci sono sicuramente alcune cose che vanno sistemate perché è rimasto inattivo molto tempo.”
Quindi ci state già lavorando per rimetterlo in esercizio?
“Sì, stiamo già facendo la manutenzione delle aree verdi e stiamo procedendo contestualmente alle verifiche catastali per acquisire le aree circostanti, che risultano ancora essere della Sovrintendenza. Questo con l’obiettivo di intervenire sul Visitor Center anche nello spazio retrostante, dove c’è il parcheggio più piccolo. Questo però andrà a sistema nel 2026, perché l’intervento sul parcheggio sarà finanziato con i fondi del PNRR si concluderà fra due anni.”
È stata una storia lunga e travagliata quella del Visitor Center. Molti si sono chiesti perché sia rimasto chiuso tutto questo tempo
“Il Comune di Cerveteri ha avuto delle difficoltà a mandare a buon fine la procedura amministrativa. Ma è stato anche un periodo un po’ sfortunato. C’è stato il Covid, e le valutazioni iniziali sono state un po’ disattese. Nessuno se lo augurava, ma è andata così. Ci sono state anche delle lungaggini, ma ormai si sta voltando pagina.”
Ci può anticipare i progetti che avete a seguito di questa acquisizione?
“Per adesso la struttura sarà utilizzata direttamente dal Parco, perché, almeno nel breve termine, vogliamo trasformare l’attuale biglietteria in una sala multimediale per l’introduzione alla visita della necropoli. E sposteremo quindi la biglietteria nel Visitor Center. Un po’ come era anche prima. Questo sarà più o meno il programma nel breve termine.”

Non è prevista anche una parte dedicata al ristoro dei visitatori? Un bar è una delle cose che tutti chiedono più insistentemente
“Abbiamo attualmente in corso una procedura di concessione per l’installazione di distributori automatici. Offriremo un servizio di ristoro con distribuzione di bevande calde, fredde, snack e panini. Vorrei inoltre precisare che già adesso nel Parco ci sono due fontanelle in più, rispetto a quella esterna al recinto. E soprattutto da circa un anno abbiamo installato all’interno della biglietteria della necropoli degli erogatori gratuiti per l’acqua.”
Sono previsti solo dei distributori automatici?
“Per adesso sì, perché il piano economico e finanziario ha evidenziato una fattibilità economica, per il momento, solo per i distributori automatici.Mentre non è garantita la sostenibilità economica in caso di servizio di ristorazione vero e proprio. In altre parole, dal punto di vista del concessionario è più vantaggioso installare dei distributori automatici che proporre un servizio di ristorazione. Quindi, per i prossimi due anni, procederemo in questo modo. Poi vedremo. Intanto iniziamo in modo prudente.”
Vuole dire che un concessionario non guadagnerebbe se aprisse un punto di ristorazione vero e proprio?
“Non lo dico io. Lo dicono i numeri, che erano stati già elaborati da Consip spa in sede di analisi preliminare, e che sono stati poi confermati dalla società cui abbiamo affidato la redazione del PEF. Un servizio di ristoro vero e proprio diventa sostenibile solo se il numero di visitatori è molto alto. Non tutti sanno che l’amministrazione ha un contenzioso pendente con il precedente concessionario che non riusciva a pagare il canone di concessione. Il sistema non aveva tenuto perché c’erano costi troppo elevati, a cominciare da quelli del personale. E gli introiti non garantivano la sostenibilità. Una volta il concessionario dei servizi cosiddetti aggiuntivi prendeva tutti i servizi, in forma di pacchetto integrato. Su alcuni perdeva, e su altri guadagnava. L’utile lo faceva soprattutto dall’aggio calcolato sulla vendita dei biglietti. Ma oggi questo sistema non è più possibile perché è cambiato il sistema di bigliettazione. Il PACT è uno dei primi istituti autonomi del MiC in Italia ad aver aderito al Sistema Museale Nazionale e sta adottando tra i primi il sistema di bigliettazione automatica che prevede anche la prenotazione on line. Non si possono quindi più affidare in concessione all’esterno servizi in forma integrata, che includano anche la bigliettazione, come si faceva prima. Il servizio di bigliettazione prima era un po’ il volano dal punto di vista del profitto, ora sono cambiate le regole.”
Che altri servizi metterete a bando?
“A gara metteremo il pacchetto dei servizi museali, configurati in maniera classica. Il pacchetto comprenderà il bookshop, il merchandising, le visite guidate, le audioguide e la didattica.”
Le visite guidate comprenderanno anche le aree esterne
“Per visite guidate si intende anche le visite all’esterno. Quindi tutto il parco, non soltanto il recinto.”