Nove misure cautelari, tra i coinvolti anche un ex assessore Comune Fiumicino e uno in carica
La Guardia di Finanza di Roma ha eseguito nove misure cautelari nell’ambito della seconda fase dell’inchiesta sugli appalti del Comune di Fiumicino. Coinvolti funzionari pubblici e imprenditori, tra cui l’ex assessore alla Cultura – dimessosi a giugno dopo aver ricevuto un avviso di garanzia – e l’attuale assessore alle Attività Produttive.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia e condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, riguarda gli appalti relativi alle politiche sociali, culturali e produttive del Comune. Secondo quanto riportato in una nota ufficiale, alcuni operatori economici avrebbero intrattenuto rapporti “anomali” con esponenti politici e funzionari comunali.
La Procura ha richiesto oltre dieci misure cautelari. Dopo quelle già adottate il 13 giugno scorso – che avevano interessato il settore degli appalti legati alle politiche sociali – la nuova fase ha riguardato invece i filoni delle attività produttive e culturali.
Il Gip, al termine degli interrogatori preventivi, ha accolto le richieste della Procura, disponendo:
- 3 arresti domiciliari per il direttore artistico e due operatori economici;
- 4 misure coercitive (tra obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, divieti e obblighi di dimora) nei confronti di due assessori, un funzionario comunale e un imprenditore;
- 1 sospensione per 12 mesi dalle funzioni di dirigente del Comune di Fiumicino;
- 1 interdizione per un imprenditore, con divieto di contrarre con la Pubblica Amministrazione per un anno.
Le misure cautelari si aggiungono alle quattro già adottate lo scorso giugno, ampliando così il quadro di un’inchiesta che punta a fare chiarezza sulla gestione degli appalti pubblici nel Comune di Fiumicino.
Fonte: ansa.it