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Erosione Ladispoli, si punta a un nuovo tipo di barriere

Il progetto prevede la realizzazione di un sabbiodotto e di barriere che vadano da Torre Flavia al Sanguinara. Il progetto potrebbe iniziare a vedere la luce già nel 2021

Erosione Ladispoli, si punta a un nuovo tipo di barriere –

Le ultime mareggiate hanno dimostrato come l’intera costa ladispolana necessiti di un intervento che difenda le spiagge dall’avanzata dell’erosione.

Già durante le ultime mareggiate, gli stabilimenti balneari hanno dovuto pagare questo “scotto”.

Il mare, come si ricorderà, già lo scorso inverno, aveva invaso i ristoranti e le strutture poste sul lungomare Regina Elena.

Nei pressi delle spiagge di via Roma, l’avanzata del mare, ha praticamente ridotto quasi fino all’osso l’arenile a disposizione dei bagnanti durante i mesi estivi.

«Avevamo un progetto di oltre 10 anni fa che prevedeva la realizzazione di barriere soffolte che andavano da Torre Flavia alla foce del Vaccina – ha spiegato Grando – Il finanziamento era andato poi perso.

Dal nostro insediamento abbiamo chiesto alla Regione l’ufficializzazione che quei soldi erano ancora lì a disposizione di Ladispoli».

Intanto, però, il Comune, per cercare di difendere quanta più costa possibile, ha deciso di rimodulare il progetto iniziale. «Per fare questo dovevamo fare uno studio preliminare di fattibilità che ci è stato consegnato».

E sulla base di questo progetto, si punta alla realizzazione di un nuovo tipo di barriere, di diverso materiale «rispetto ai classici scogli», che permetterà di andare a tutelare la costa da Torre Flavia al Sanguinara.

Allo stesso tempo il progetto prevede la realizzazione di un sabbiodotto, una condotta che partendo dalle due foci dei fossi, preleveranno da qui la sabbia da utilizzare per il ripascimento delle spiagge.

Un progetto complesso che potrebbe iniziare a vedere la luce già nel 2021.