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Eduardo De Filippo e Pier Paolo Pasolini a Tarquinia

Due giganti, ciascuno con un proprio linguaggio e una propria visione del mondo

Eduardo De Filippo e Pier Paolo Pasolini a Tarquinia –

Agostino De Angelis, attore e regista, porterà in scena un reading teatrale multimediale dedicato a due tra i più grandi autori e figure straordinarie del ‘900: Eduardo De Filippo e Pier Paolo Pasolini.

De Angelis ha scelto di mettere a confronto i due grandi autori, poiché quest’anno ricorrono per Eduardo De Filippo i quarant’anni dalla scomparsa; infatti, muore a Roma il 31 ottobre 1984 e i quarantanove di Pasolini avvenuta il 2 novembre del ’75 a Ostia.

L’appuntamento dal titolo “Eduardo incontra Pasolini” sarà realizzato nella Sala dei Capolavori del Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia il 3 novembre alle ore 16.30.

L’evento sarà inserito nell’ambito di #domenicalmuseo, iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali, promosso dal Parco Archeologico Cerveteri Tarquinia, patrocinato da Regione Lazio e Città Metropolitana di Roma Capitale, organizzato dall’Associazione Culturale ArchéoTheatron con l’Academy for Theater, Cinema and Cultural Heritage.

Eduardo De Filippo e Pier Paolo Pasolini: due giganti, ciascuno con un proprio linguaggio e una propria visione del mondo.

Sebbene le loro strade artistiche non si siano incrociate direttamente, il loro rapporto, influenzato da una profonda ammirazione e da affinità tematiche, merita, secondo il regista, una profonda riflessione.

Quella tra i due fu un’amicizia che si protrasse per molti anni a partire dal 1950, quando fu proprio Eduardo a consegnare a Pasolini il Premio Cattolica, attribuitogli per la poesia da una giuria composta, oltre che da lui stesso, anche da Salvatore Quasimodo, Ernesto De Martino e Antonello Trombadori.

Pasolini si era espresso molte volte in senso positivo sul teatro di Eduardo, e come se non bastasse, a ulteriore riprova della stima reciproca nel 1972 Eduardo doppiò un vecchio viandante nella trasposizione pasoliniana dei Racconti di Canterbury.

Sebbene Eduardo e Pasolini provenissero da contesti diversi, le loro opere riflettono una preoccupazione comune per la condizione umana e una profonda empatia verso i più vulnerabili.

Entrambi hanno utilizzato il linguaggio dell’arte per esplorare e criticare le ingiustizie della società.

Eduardo, con il suo approccio più tradizionale e legato al teatro, ha raccontato storie di vita quotidiana, mentre Pasolini ha scelto il cinema e la letteratura come mezzo per provocare e scuotere le coscienze. Inoltre, la loro scrittura è intrisa di una forte componente autobiografica: Eduardo trae ispirazione dalla sua vita a Napoli, mentre Pasolini si confronta con le proprie esperienze personali.

Agostino De Angelis

L’attore-regista Agostino De Angelis darà voce ai discorsi, lettere e aneddoti lasciati in eredità dai due grandi personaggi insieme alla partecipazione di Riccardo Frontoni, Eleonora Pini, Riccardo Dominici, Luisa De Antoniis e Denny Iacarelli con l’accompagnato al violino di Alessandro Bacci e video proiezioni di immagini e filmati per rendere omaggio a due personalità che hanno contribuito in modo fondamentale alla cultura italiana, lasciando un’eredità che continua a ispirare generazioni di artisti. La loro capacità di affrontare le complessità della vita umana attraverso l’arte rimane un faro luminoso nel panorama culturale, invitando ognuno di noi a riflettere sulla nostra realtà e sulle ingiustizie che ci circondano.