Il primo cittadino etrusco replica al collega ladispolano dopo le polemiche della scorsa settimana sui ritardi all’interno del distretto socio sanitario
Distretto sociale, Pascucci replica a Grando: “Parla a sproposito della nostra amministrazione” –
“E’ evidente che sia ormai iniziata la campagna elettorale e che qualcuno, dall’altra parte dell’Aurelia (a ragione) inizia a preoccuparsi”.
Inizia così la replica del sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, alle ultime accuse mosse alla sua amministrazione comunale dai vicini amministratori ladispolani.

Oggetto della diatriba, ancora una volta, sono le problematiche legate al distretto socio sanitario. I ritardi nell’attivazione dei progetti, i fondi della Regione Lazio fermi in un cassetto del distretto senza che negli anni siano stati spesi …. (leggi qui)
“È evidente che sia ormai iniziata la campagna elettorale e che qualcuno, dall’altra parte dell’Aurelia (a ragione) inizia a preoccuparsi”, ha detto il sindaco Pascucci.
“È la vecchia politica (quella che a Cerveteri non abbiamo mai praticato): per distogliere l’attenzione dai problemi politici (e forse dalla difficoltà legate a concorsopoli) non c’è niente di meglio di una bella mischiata alle carte. Ma siamo abituati: in poche occasioni (fortunatamente) il sindaco Alessandro Grando ha parlato della nostra Amministrazione”.
“E ogni volta, immancabilmente, l’ha fatto a sproposito. Perché evidentemente, alcune qualità non si acquisiscono con l’età (e non si possono comprare)”.
“Nei mesi passati, come avete visto, abbiamo sempre evitato di rispondere alle provocazioni o di metterci allo stesso livello dei nostri vicini. In primo luogo perché sappiamo che ci sono stati davvero dei problemi e riteniamo che il nostro compito sia quello di affrontarli e risolverli (teoricamente insieme)”.
“E non posso nascondere di essere felice che finalmente, grazie probabilmente all’attenzione mediatica e all’avvicinarsi delle elezioni, dopo tanti anni di completa assenza, il sindaco di Ladispoli abbia iniziato a interessarsi ai problemi dei servizi sociali”.
“A essere sincero non lo ricordo presente nelle riunioni del Comitato di Zona in passato”.
“Né in ora che fa il Sindaco, né quando precedentemente era delegato a partecipare come Consigliere di opposizione. Così come non lo ricordo nella riunione tecnica che ho proposto dopo che alcune difficoltà erano emerse”.
“Noi, non abbiamo mai esitato a riconoscere i disagi causati all’utenza, anche prendendoci “colpe” evidentemente non solo nostre. Ma ripeto: c’è chi ama le polemiche, chi le soluzioni”.
“È però doveroso mettere in fila alcuni fatti. In questo periodo (come nel passato) i nostri uffici (sia di Cerveteri, sia di Ladispoli) stanno lavorando ininterrottamente per fare in modo che il nuovo Piano di Zona 2021-2023 sia presentato nei tempi stabiliti dalla Regione; si stanno tenendo incontri e riunioni praticamente ogni giorno con le realtà del territorio, le associazioni di settore, la rete sociale, i sindacati con l’obiettivo di creare una programmazione che sia realmente integrata con le esigenze dei nostri utenti e dei nostri cittadini”.
“E, benché sembra andar di moda lo scaricabarile, io preferisco di gran lunga i ringraziamenti: ai nostri tecnici, alle due Assessore di riferimento, a tutta la rete sociale che sta collaborando per mettere a sistema ciò che dovrà rappresentare il futuro del nostro Distretto e la futura idea di consorzio che, da sempre, il nostro Comune rappresenta come necessità (fino a oggi senza essere ascoltati)”.
“Ci sono stati ritardi, inaccettabili. E nonostante non siano conseguenza della politica, non soltanto non lo abbiamo nascosto, ma ci siamo presi la piena responsabilità (da soli, mi sembra)”.
“Ma, al contempo, sono stati già attivati alcuni fondi e si sta lavorando per renderne operativi altri”.
“Siamo lavorando a stretto contatto con la Regione Lazio per capire come rimodulare i progetti e se e come recuperare i fondi persi (non so se lo stia facendo anche il Sindaco di Ladispoli; spero di sì, ma non mi risulta)”.
“Ma vorrei entrare anche nel merito delle questioni sollevate sul personale proprio da Grando”, ha proseguito Pascucci.
“Da tempo il nostro Comune oltre al Dirigente, ha individuato tre persone (una figura amministrativa, un tecnico contabile e un’assistente sociale) che saranno nel nuovo ufficio di piano. Aspettiamo (da tempo immemore) di sapere quali saranno le figure che il Comune di Ladispoli metterà in campo”.
“Nell’articolo viene nominata la dottoressa Colacchi, che stimo e ringrazio; andrebbe però, per onestà, detto che ella faceva già parte del nostro ufficio in passato (quando era dipendente del Comune di Cerveteri)”.
“Come abbiamo fatto negli ultimi 10 anni, continueremo a lavorare nel distretto e per il distretto. Non avete mai letto una polemica da parte nostra. Neanche quando qualcuno si scordava di farci sapere le comunicazioni importanti o quando i tempi si stavano dilatando senza apparente motivo”.
“Fra le righe si lascia intendere che il Comune di Cerveteri abbia delle perplessità nel lasciare il capofilato al Comune di Ladispoli. Niente di più falso: siamo felici e convinti che faranno un ottimo lavoro”.
“Peccato però – forse questo avrebbe dovuto riportarlo Grando – che proprio i rappresentanti del Comune di Ladispoli, nelle riunioni ufficiali, affermino di non avere la risorse per gestirlo, quasi a voler metter le mani avanti di fronte alle difficoltà che purtroppo ci saranno ancora, anche a Luglio”.
“Non farò un lungo elenco degli errori commessi (da entrambe le parti); noi ci saremo anche quando il capofilato passerà di Comune, e non aspetteremo certo ritardi o problemi per andare sulla stampa. Abbiamo chiari quali siano i nostri doveri”.
“Da sempre ho distinto gli amministratori pubblici in due categorie. Quelli che lavorano per la comunità sempre e quelli che si ricordano dei problemi quando arriva l’attenzione mediatica”.
“So esattamente in quale ambito opera la nostra amministrazione, pur commettendo errori. Sulle altre, il giudizio lo lasciamo ai posteri”, ha concluso Pascucci.