Il ministero ai Beni culturali e del Turismo rassicura: “Stiamo lavorando perché possa essere così”. Il direttore del Dipartimento di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano: “Possibile che tra luglio e agosto si riesca ad andare anche al mare”
Covid-19, si potrà andare al mare? –
Chiuso il capitolo delle festività di Pasqua in molti ormai stanno volgendo lo sguardo alle vacanze estive.
Con l’emergenza coronavirus ancora in corso, la chiusura del Paese in vigore fino al 3 maggio, quest’estate si potrà andare al mare?
A dare una risposta a questa domanda, che preme in particolar modo la categoria, quella dei balneari, è il direttore del Dipartimento di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano ospite del Tg4, Massimo Galli.
“Se tra maggio e giugno riusciremo a fare quello che va fatto non è impossibile che in luglio e in agosto si riesca ad andare anche al mare, in fondo le vacanze sono un pezzo importante del nostro Pil”.
Vacanze dunque molto probabilmente possibili, ma solo in Italia e non all’Estero.
A fargli eco il Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Lorenza Bonaccorsi che ha parlato a Rainews24: “Andremo al mare questa estate, stiamo lavorando perché possa essere così”.
Ma al momento non c’è nulla di certo. Proprio come ancora non si sa se il caldo ucciderà il virus.
Su questo argomento il fronte degli esperti non è infatti univoco.
Per alcuni ci sono “zero possibilità” di una sua regressione per il caldo.
Per altri invece quasi sicuramente scomparirà.
Tornando alle vacanze estive, se da un lato si sta lavorando per permettere agli italiani di godere di qualche mese di serenità, dall’altra parte questo sarà possibile solo all’interno dei confini italiani.
Chi vorrà andare al mare dovrà indossare la mascherina? La risposta degli esperti è no. “In una situazione come quella della spiaggia, la possibilità teorica che il virus possa rimanere nell’ambiente è molto più ridotta”. Si dovrà comunque mantenere la distanza di sicurezza. Tutto tranquillo per quanto riguarda il bagno: sarà consentito, se è vero quanto sostiene la virologa dell’ospedale Torrette di Ancona, secondo cui “il virus non sopravvive in acqua”.
In uno scenario simile anche gli stabilimenti balneari dovranno adattarsi alla situazione.
Tra le ipotesi c’è una riapertura differenziata, la sabbia che dovrà essere disinfettata periodicamente, le distanze tra gli ombrelloni che dovranno aumentare, con le aree gioco che dovrebbero rimanere inattive.