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Corrado Melone Ladispoli: il pranzo all’aperto non convince tutti

Per alcuni genitori si tratta di un’azione portata avanti dal preside per ottenere il Polifunzionale, ma Agresti nega: “Serve a mantenere il distanziamento di 2 metri”

Corrado Melone Ladispoli: il pranzo all’aperto non convince tutti –

Hanno mangiato fuori, all’aria aperta sì, ma seduti in terra. Sono i bambini della Corrado Melone. E così la novità introdotta dal dirigente scolastico all’interno della scuola, appena tornati dalle vacanze di Pasqua, non ha convinto tutti i genitori, alcuni dei quali hanno voluto manifestare le loro perplessità tramite una lettera indirizzata al dirigente scolastico e spiegando che secondo loro si tratta solo di una battaglia che Agresti sta portando avanti contro l’amministrazione comunale per riottenere il Polifunzionale (ora teatro Vannini) come sala mensa.

Corrado Melone Ladispoli: il pranzo all'aperto non convince tutti
Corrado Melone Ladispoli: il pranzo all’aperto non convince tutti

Il tutto “usando” i bambini come “scudo”.

Ma il preside non ci sta e subito replica: “Non è stato per avere la sala polifunzionale attualmente inutilizzata e inutilizzabile», ma “per mantenere il distanziamento di 2 metri, suggerito dall’Istituto Superiore di Sanità, quando si è costretti a stare senza mascherina, cioè (nel nostro caso) quando si canta, si suona o si mangia”.

Un suggerimento che, anche se non obbligatorio, la dirigenza scolastica ha voluto comunque attuare per tutelare i bambini. Insomma, polifunzionale o meno, “i ragazzi continueranno comunque a mangiare all’aperto”, ha affermato Agresti, “sia a ricreazione che a pranzo, permettendo, tra l’altro finalmente, di guardarsi in faccia e socializzare un minimo, cosa impossibile in classe dove (come in altre scuole dove non si pensa al bene dei bimbi e dei ragazzi) continuerebbero a mangiare dandosi le spalle oppure si parlerebbero a un metro di distanza (senza mascherina) provocando possibili focolai”.

Riflettori puntati anche sul Polifunzionale. Proprio nei giorni scorsi l’assessore alla Pubblica istruzione Fiovo Bitti ha annunciato l’impossibilità di darlo alla scuola come mensa a causa di infiltrazioni presenti all’interno della struttura.

E anche se così non fosse, secondo i calcoli effettuati, all’interno del teatro Vannini, potrebbero entrare al massimo tra i 10 e i 15 bambini per volta non risolvendo dunque il problema. Ma per Agresti i conti non tornano.

“Se è falso (oltre che matematicamente assurdo) che la sala polifunzionale possa accogliere al massimo 10 ragazzi (come pubblicamente affermato da un assessore) è anche impossibile che utilizzarla risolva tutti i problemi di sicurezza dei ragazzi, parte dei quali dovrà (a turno) comunque mangiare all’aperto se non vogliamo fare troppi turni di mensa dove la distanza di 2 metri dovrà sempre essere mantenuta”.

(torna a baraondanews)

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