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”Coronavirus contagia le imprese, ma l’antivirus del governo non è un antidoto efficace”

Il Dottor Marri: ”Noi commercialisti e consulenti del lavoro ci stiamo scontrando con la dura realtà amministrativa”

”Coronavirus contagia le imprese, ma l’antivirus del governo non è un antidoto efficace”

“Le misure varate dal governo nei vari Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, inizialmente sembrava fossero una cura efficiente per la disastrosa situazione delle P. M. I. Conte mi aveva convinto… a 10 giorni dall’emanazione del decreto “Cura Italia”, noi commercialisti e consulenti del lavoro ci stiamo scontrando con la dura realtà amministrativa.

● Il contributo delle €600 per le partite IVA sta creando una serie di incertezze. Esso passa attraverso il PIN INPS. Provate a chiamare il numero verde dell’istituto e vi renderete conto della sua funzionalità. Manca inoltre la circolare attuativa, e richiedere il PIN tramite portale è un’avventura che richiede diverse settimane. Da notare infine che il sito dell’INPS è intasato.

● La Cassa Integrazione è una giungla. Ci si chiede ancora se ditte che non sono in regola con i contributi perché in difficoltà finanziaria possano accedervi; anche qui mancano le circolari attuative. Ad aprile i dipendenti saranno senza stipendio, non ci vuole la sfera di cristallo per fare questa previsione.

● Credito di imposta sugli affitti. Hanno bloccato gli sfratti, così le imprese non pagano gli affitti e l’eventuale credito di imposta avrà efficacia soltanto quando si pagheranno le imposte. Speriamo che quest’estate le imprese possano avere i ricavi così da poter pagare le imposte ed utilizzare il credito di imposta, ma per ora gli affitti sono dovuti con i negozi chiusi.

● La grande proroga dei pagamenti. Nella conferenza stampa di quella notte, ci dissero che i pagamenti sarebbero slittati tutti dopo il 31 maggio, ma gli avvisi bonari, le rateizzazioni in corso e le ritenute d’acconto non sono state rinviate. Ciò crea una grande confusione tra i contribuenti che pensano di non dover pagare, mentre invece le scadenze ci sono eccome.

● Le attività professionali dei commercialisti e dei consulenti del lavoro rimangono aperte… Mi chiedo con quali collaboratori e con quale tranquillità operativa, ma forse mi rispondo da solo; serviamo allo stato per gli adempimenti, e quindi dobbiamo far pagare i clienti evitando gli insulti e le varie imprecazioni.

● Gli stipendi di aprile, chi li pagherà visto che le imprese sono chiuse, le casse integrazioni saranno in lavorazione e dipendenti e imprese saranno alla canna del gas?

● Sospensione mutui: utile la sospensione di nove mesi, ma la metà degli interessi saranno dovuti. Quindi a fine anno le imprese che sopravviveranno e che cercheranno di ripartire (nel settore turistico si parla di ripresa nel 2022) si troveranno subito tutte le imposte arretrate da versare, nonché la decorrenza delle rate di mutuo; il colpo di grazia per le aziende che avranno resistito. Questi sono alcuni momenti vissuti dai professionisti contabili che come al solito si trovano in prima linea, ed oggi al capezzale delle imprese alla ricerca di mascherine e respiratore per mancanza di ossigeno”.

La nota del Dott. Marri Mario