La donna di 87 anni, era stata travolta l’11 novembre da un’auto riportando gravi lesioni: non è più tornata a casa
Civitavecchia, muore dopo tre mesi e mezzo dall’incidente: aperta un’inchiesta –
Era stata investita l’11 novembre scorso sotto casa, in via Sanzio, a Civitavecchia, ma a causa delle ferite riportate non ce l’ha fatta.
Dopo tre mesi e mezzo, l’87enne di Civitavecchia è deceduta e la Procura ha deciso di aprire un’inchiesta disponendo l’autopsia.
L’anziana era appena uscita di casa, intorno alle 17, quando è stata investita da una Fiat Panda aziendale, condotta da un civitavecchiese, che stava effettuando una manovra in retromarcia.
A causa dell’urto la donna è finita a terra riportando numerosi e gravi traumi.
Trasportata d’urgenza al San Paolo i medici le hanno riscontrato, tra le altre, frattura alla tibia, del perone e del setto nasale e l’hanno sottoposta a un intervento chirurgico di riduzione e di applicazione di un fissatore esterno.
La donna è rimasta ricoverata in ospedale fino al 2 dicembre e dopo è stata trasferita in una struttura di Santa Marinella dove però si è aggravata.
Il 25 gennaio è stata nuovamente spostata presso la clinica Madonna del Rosario di Civitavecchia, dove però, il 22 febbraio è deceduta.
Il figlio della donna per cercare di fare luce sulla vicenda si è affidato a Studio3A-Valore Spa, società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e tutela dei diritti dei cittadini, presentando così un esposto alla stazione dei Carabinieri di Civitavecchia, chiedendo all’autorità giudiziaria di individuare e perseguire i responsabili del decesso, ed esprimendo riserve anche sulle cure mediche prestate alla madre, soprattutto in occasione del secondo ricovero di Santa Marinella.
“Il Pubblico Ministero della Procura di Civitavecchia Valentina Zavatto, ha aperto un fascicolo iscrivendo, come da prassi, nel registro degli indagati l’investitore per il reato di omicidio stradale – spiegano dalla società – e ha disposto l’autopsia sulla salma dell’anziana, che dovrà chiarire se la morte sia stata dovuta esclusivamente all’investimento e alle gravi conseguenze che le lesioni e l’allettamento prolungato hanno arrecato a una persona di 87 anni, o se sia stata concausata anche da eventuali omissioni da parte dei sanitari che hanno avuto in cura la paziente nei quasi tre mesi e mezzo successivi. L’esame autoptico, affidato al dottor Luigi Cipolloni che avrà sessanta giorni di tempo per depositare la sua perizia con le conclusioni, è stato eseguito presso l’Università “La Sapienza” di Roma: alle operazioni peritali ha preso parte anche il dottor Antonio Oliva, medico legale di parte per la famiglia della vittima messo a disposizione da Studio3A”.