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Civitavecchia, l’Authority pensa a una stazione dentro al porto: il Comune di oppone

L’idea dell’Autorità Portuale sarebbe quella di far arrivare i treni dedicati ai crocieristi direttamente all’interno del porto. La maggioranza: “A guardarlo dal territorio, quello che è avvenuto è un vero e proprio blitz”.

Civitavecchia, l’Authority pensa a una stazione dentro al porto: il Comune di oppone –

Una stazione ferroviaria dentro al porto di Civitavecchia da dove i crocieristi sbarcati dalle navi potranno prendere i treni direttamente nella Capitale senza passare per la città.

Sarebbe questa la scelta dell’Autorità Portuale di Civitavecchia che ha subito trovato forte opposizione da parte di cittadini e forze politiche.

“In una fase in cui il presente di tanti lavoratori del porto è avvolto in un’angosciante nebbia (per non parlare del futuro), l’Adsp sceglie, più che una stazione, un binario triste e solitario”. A commentare la decisione presa dall’Authority è la maggioranza del sindaco Tedesco (Forza Italia, Fratelli d’Italia, La Svolta-Lista Grasso, Lega, Lista Tedesco, consiglieri Gruppo Misto).

“Solitario, perché per l’ennesima volta una decisione destinata a mutare sensibilmente la mobilità su questo territorio viene presa in sostanziale isolamento dal presidente Francesco Maria di Majo. Triste, perché è l’immagine plastica della totale disattenzione dei vertici dell’Authority nei confronti delle professionalità e competenze locali, che hanno dimostrato di saper gestire bene e con profitto i servizi connessi ai traffici passeggeri, dalla ricettività al navettamento”.

“Se un investimento andava chiesto dall’Autorità di sistema portuale per Civitavecchia – ha proseguito ancora la maggioranza – in questo momento, andava chiesto per il traffico merci, cioè per diversificare le fonti di movimentazione e correggere così quella “monocultura” che la crisi del coronavirus ha messo sin troppo drammaticamente in discussione”.

“E se un investimento sul trasporto passeggeri ferroviario va fatto a Civitavecchia, va concentrato su una stazione centrale che (come da recenti notizie di cronaca) cade letteralmente a pezzi e i cui collegamenti, in specie quelli per Roma nelle fasce orarie dei pendolari, risultano insufficienti a soddisfare la domanda”.

“Certamente la risposta non può essere irreggimentare chi sbarca in porto su una stazione e spedirlo via al più presto da Civitavecchia”.

“È l’esatto contrario di ciò che farebbe bene al tessuto economico della città, di ciò che bisognerebbe pensare quando si parla di valorizzazione turistica del territorio e di ciò che dovrebbe prevedere chi ha a cuore lo sviluppo del commercio locale”.

“Peraltro tutto ciò avviene, ad aumentare il senso di sbigottimento generale, proprio mentre è aperto un confronto sulla possibilità di portare il TPL a svolgere servizi di competenza all’interno dello scalo marittimo”.

“Accogliamo quindi l’appello di chi ci ha invitato a fare fronte comune e lo rilanciamo: tutte le forze politiche, ma anche quelle sociali e sindacali, assumano una iniziativa di forte contrarietà al progetto per la stazione passeggeri davanti ai moli”.

“A guardarlo dal territorio, quello che è avvenuto è un vero e proprio blitz”.

“Con tutto il territorio, questo blitz va ora sventato cogliendo anche l’occasione, una volta per tutte, per far sì che si crei finalmente una sinergia che vada a coordinare gli interventi verso una sola direzione: lo sviluppo dell’economia locale e il benessere dei civitavecchiesi”.

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