Per Enel è colpa dell’assenza di vento e di un “effetto condensa”, ma per l’Amministrazione la risposta è “irricevibile”
Civitavecchia, emissioni dalla Centrale Enel: Tedesco vuole chiarezza –
Ernesto Tedesco, Sindaco di Civitavecchia, vuole fare chiarezza, in maniera scientifica, sulla situazione ambientale della sua città.
Nella sua presa di posizioni è affiancato dal vicesindaco Manuel Magliani che è anche Assessore all’Ambiente.
In particolare, l’obbiettivo è avere maggiori informazioni sulle emissioni derivate dalla produzione di energia elettrica.
Tedesco e Magliani hanno inviato una lettera urgente ai ministeri di Salute, Sviluppo economico e Transizione ecologica, all’assessorato regionale alla Transizione ecologica, all’Ispra, all’Arpa Lazio e all’Asl Roma 4.
Nella missiva, i vertici di Palazzo del Pincio parlano espressamente del “fenomeno sempre più frequente legato alle emissioni di fumi dalla centrale termoelettrica” gestita dall’Enel.
Per la società la colpa del fenomeno è da attribuirsi alla scarsità di vento e all’escursione termica che avrebbe generato una sorta di “effetto condensa”.
Per l’ente comunale ovviamente la risposta è irricevibile ed è ritenuta lacunosa e generica, soprattutto a fronte delle specifiche a carico del gestore indicate nel decreto ministeriale di autorizzazione.
“Ad oggi, a distanza di oltre due anni dalla data di rilascio dell’autorizzazione integrata, non si conoscono i termini e le modalità di ottemperanza da parte del gestore alle prescrizioni”.
Lo si legge in una nota rilasciata dall’Amministrazione della città.
Sindaco e vicesindaco non mancano inoltre di ricordare che “il territorio cui insiste la centrale di Torrevaldaliga Nord è stato anche di recente, in occasione di una procedura di VIA regionale, classificato dalla ASL Roma 4 come territorio fortemente esposto a patologie tumorali a causa della presenza di molteplici fattori di pressione ambientale”.
Di qui la richiesta “con la massima urgenza”, agli organi di controllo competenti di ottemperare agli obblighi “con riserva di agire nelle sedi e nei modi consentiti dalla legge all’esito del riscontro”.