Le interviste al Sindaco Elena Gubetti e all’Assessore Francesca Cennerilli
Cerveteri si è trasformata ieri sera nel palcoscenico dove i Cerveterani hanno portato in scena la Passione di Gesù – di Giovanni Zucconi
Cerveteri, come tutti gli anni, si è trasformata, per una sera, in un grande teatro all’aperto. Sul cui palcoscenico è andata ieri in scena la rappresentazione itinerante della Passione di Gesù. Una rievocazione storica che, a Cerveteri, va oltre l’evento teatrale. È una manifestazione di popolo. Con decine di figuranti, assolutamente dilettanti, che sembrava avessero fatto sempre il mestiere dell’attore.

Un centinaio di Cerveterani che, già due ore prima che iniziasse la rappresentazione, erano già pronti in costume. E aspettavano ripassando la loro parte. C’erano, tanto per citarne qualcuno, i legionari romani con il loro comandante, c’era Gesù, Ponzio Pilato, i rappresentanti del Sinedrio, il “fustigatore”, Caifa, Giuda e decine di popolani in costume ebraico dell’epoca. Tutti nei loro bellissimi e sgargianti costumi. In lontananza passano, per andare a schierarsi in piazza Santa Maria, i militari romani a cavallo e la biga che avrebbe trasportato via Ponzio Pilato dopo il processo.
Tutti incredibilmente tranquilli. Come se lo avessero fatto sempre. I legionari romani, schierati quasi in perfetta formazione nel Parco della Legnara, aspettavano il segnale di partenza, circondando un Gesù già maltrattato. Il “fustigatore”, perfettamente immerso nella sua parte, con la frusta in mano, condivideva con la Comandante dei Vigili urbani gli ultimi particolari sul percorso da seguire. Il comandante della legione che dava gli alcuni ordini a soldati perfettamente disciplinati, manco fossero veramente dei militari in servizio: “Ricordatevi che siete soldati romani. Non vi dovete distrarre. Non dovete rispondere ai saluti. Nemmeno ai parenti, …”. Nonne che si avvicinavano portando dei bambini in braccio, e che dicevano loro: “guarda papà”.

C’era tutta Cerveteri in questa rappresentazione. Non solo la sua anima. Forse la Cerveteri che non ti aspetti, o che ti sei dimenticato che esiste. Sicuramente una bella Cerveteri.
E Cerveteri, quella che di solito alle 21 di sera ha già abbandonato le strade e le piazze cittadine, era tutta lì a piazza Aldo Moro. Una folla di persone che non si vede nemmeno durante la sfilata dei carri nella Sagra dell’Uva.
Quest’anno poi c’era una grande novità. Che ha reso ancora più bello lo spettacolo, e reso più agevole la visione da parte di tutti. Un maxischermo in piazza Aldo Moro ha trasmesso tutta la rievocazione storica. C’erano diverse telecamere che hanno seguito per tutto il percorso la rappresentazione. E un regista che sceglieva quali immagini proiettare. Valorizzando e drammatizzando ancora di più le già suggestive scene. “Passami Gesù…”, si sentiva dire all’operatore al mixer.

In questo modo, le tantissime persone presenti hanno potuto seguire le due ore di rappresentazione rimando a piazza Aldo Moro. Immergendosi comunque nella suggestiva e, a tratti, commovente rievocazione storica.
Concludiamo con le veloci interviste a caldo che abbiamo fatto al Sindaco Elena Gubetti, e all’Assessore alla Cultura Francesca Cennerilli. Mentre, insieme al Vicesindaco Riccardo Ferri, seguivano la processione sacra.



Francesca Cennerilli: “E’ una grandissima emozione. La gente è tantissima. Siamo superfelici per come sta andando questa bellissima rappresentazione, e speriamo che questa tradizione, con le innovazioni portate quest’anno si confermi un grande successo.”
Elena Gubetti: “Questa 59-esima edizione della rievocazione storica è stata incredibile. Vedo una grandissima partecipazione dei nostri concittadini, in un momento che unisce tutta la nostra comunità. Voglio dare innanzitutto un ringraziamento a tutti quelli che, con grande impegno e passione, mantengono viva questa tradizione. Ne approfitto anche per fare un augurio di buona Pasqua a tutti i nostri concittadini. Che sia per tutti noi una Pasqua di pace e di serenità, vissuta con le nostre famiglie.”
Per la cronaca, c’era un altro rappresentante del governo cittadino presente alla rievocazione. È l’Assessore allo Sport, Emanuele Parroccini. Che, come tradizione, ha interpretato uno dei due ladroni.





