Sullo stato di agitazione dei dipendenti comunali è polemica tra sigle sindacali
Cerveteri, Paciocca (CISL FP) replica a UIL Fpl: “La coerenza sia ispiratrice di chi svolge attività sindacale”
“Non avendo dubbi sulla celere risposta sui mass media al nostro precedente comunicato in merito alla proclamazione dello stato di agitazione ed alla richiesta del tentativo di conciliazione al Prefetto in relazione alla vertenza in atto presso il Comune di Cerveteri, da parte di una sigla sindacale (qui: ) che appositamente non vogliamo citare e che al contempo ringraziamo invece per le continue citazioni della nostra, pur non volendo continuare una querelle sterile tra sigle sindacali che non ha alcun senso, dato che dovrebbe essere l’amministrazione la controparte su cui indirizzare le eventuali attenzioni evidenziando le problematiche che i dipendenti ed i cittadini del Comune di Cerveteri continuano a subire, non possiamo esimerci a rispondere quando le dichiarazioni non risultano in alcun modo rispondenti a quanto riportato nei verbali ufficiali delle riunioni di delegazione trattante e alle note che sono state inviate dalla CISL Funzione Pubblica di Roma Capitale e Rieti al Prefetto di Roma, alla Commissione di Garanzia per lo Sciopero, all’Ispettorato della Funzione Pubblica ed al Comune di Cerveteri”.
Così Raffaele Paciocca Dirigente Sindacale della CISL FP di Roma Capitale e Rieti
“La CISL FP di Roma Capitale e Rieti – aggiunge – continuerà a portare avanti le sue ragioni sulla vertenza relativa alle modifiche del regolamento delle progressioni economiche orizzontali ritenendo che sia le relazioni sindacali intercorse nonché la deliberazione di giunta presentino, a proprio giudizio, presentino evidenti illegittimità e confermiamo la nostra intenzione di attivare tutte le iniziative sindacali e legali che riterremo più appropriate, sia con la contrarietà o l’approvazione delle altre rappresentanze sindacali. Eravamo già pronti sia nel 2021 e siamo pronti oggi nel 2022 a rivedere i criteri per le progressioni economiche orizzontali presso il Comune di Velletri, per evitare come dice l’ARAN la sensazione di “sanatoria”, ma con inizio della contrattazione ad inizio anno e non alla fine dell’anno come accaduto, non certo per colpa delle organizzazioni sindacali, dato che credo sia necessario a questo punto ricordare che la delegazione trattante è convocata dalla stessa amministrazione e non dai sindacati. Nessuno della nostra sigla sindacale ha mai “attaccato” altre sigle sindacali, anche perché è nostro costume, ed evidentemente non di altri, citarle, in quanto il nostro fine è unicamente la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”.
“Soprattutto poi non abbiamo mai espresso giudizi sulle altre sigle sindacali, come invece anche questa volta è stato fatto da altri, ma solo constatato alcune evidenti e contrastanti comportamenti, come quello che questa volta eclatante che vogliamo far emergere in quanto la stessa sigla sindacale, pronta alle “crociate” per debellare “regolamenti che puzzano di medioevo”, non si sarebbe accorta purtroppo di aver sottoscritto sia nel 2019 che nel 2020 ben due accordi, tuttora vigenti, presso la Città Metropolitana di Roma Capitale, guarda a volte la casualità, nei quali si preclude la possibilità di effettuare la progressione economica orizzontale a chi è arrivato da meno di due anni nell’ente per processi di mobilità, proprio come prevedeva il regolamento delle progressioni economiche orizzontali del Comune di Cerveteri prima della modifica da parte della Giunta Comunale, ed avrebbe difeso con tutte le forze tale regolamentazione impedendo qualunque iniziativa sindacale di modifica”.
“A questo punto crediamo che null’altro ci sia da aggiungere, auspichiamo ancora una volta che la coerenza sia ispiratrice di chi svolge un’attività come quella sindacale e che sia sempre improntata ovunque alla difesa dei diritti di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori. Siamo sempre pronti a fare le “crociate” ma ovunque ce ne sia bisogno ed attendiamo con ansia che anche in altre amministrazioni, come la Città Metropolitana di Roma Capitale, Roma Capitale ed al Comune di Anzio, solo per citarne alcuni, si possa arrivare tutti insieme a modificare regolamenti che, ad evidente giudizio di altri a questo punto, “puzzano di medioevo”.