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Cerveteri: entro febbraio sarà operativa una nuova associazione dei commercianti del centro storico

L’intervista al Presidente dell’associazione, Paolo Lancianese

Cerveteri: entro febbraio sarà operativa una nuova associazione dei commercianti del centro storico – di Giovanni Zucconi

Qualche settimana abbiamo pubblicato un articolo che titolava: “Perché a Cerveteri non è attiva nessuna associazione commercianti?”. Qualche polemica l’abbiamo suscitata, ma il confronto è sempre positivo. A prescindere dalle varie posizioni, rimaneva comunque l’oggettiva assenza di un’associazione che sostenesse le rivendicazioni e i progetti dei commercianti e degli imprenditori di Cerveteri. Approfondendo successivamente questo tema, che a noi appare centrale per lo sviluppo della nostra città, abbiamo appurato che un gruppo di imprenditori ci si stava già lavorando da tempo. Un lavoro che finalmente si sta concretizzando nel migliore dei modi. Entro la fine di febbraio dovrebbe essere operativa una nuova associazione dei commercianti di Cerveteri: la ACSC. Diciamo subito che le cose non sono andate esattamente come ci si poteva immaginare. Ma ammetto che, dopo le prime perplessità, sono stato convinto della bontà dell’operazione.

Capirete meglio la natura delle perplessità, e del perché sono state superate, leggendo l’intervista che gentilmente ci ha concesso Paolo Lancianese, il Presidente di questa associazione.

Mi ha anticipato per telefono che a breve sarà operativa una nuova associazione di commercianti e imprenditori di Cerveteri

“Si. Stiamo associando tutte le attività commerciali del centro storico di Cerveteri. Per capirci, tutto quello che è entro le mura, fino a piazza Risorgimento.”

Un’associazione rappresentativa solo del centro storico? Non le sembra una scelta che presta il fianco a critiche, e a giustificati malumori? La precedente associazione, che mi sembra sia in liquidazione,metteva insieme tutti i commercianti di Cerveteri

“È vero. Ma era anche il suo limite, e il motivo del suo insuccesso. ASCOM aveva 170 associati che erano dislocati nei luoghi più disparati di Cerveteri. Ma ogni zona della nostra città ha le sue caratteristiche peculiari e le proprie esigenze. Che il più delle volte non sono conciliabili. Chi ha un negozio vicino alla Coop, per esempio, non può avere le stesse aspettative o richieste di chi ha un’attività nel centro storico. O a Ceri. Come potremmo unire le forze? Come potremmo avere obiettivi comuni? In queste condizioni è difficile formulare dei progetti che possano andare bene per tutti. O dettare delle linee guida comuni. Il risultato è che inevitabilmente poi non si decide, e non si fa mai niente.”

È stata un’iniziativa spontanea dei commercianti del centro storico?

“Si, è stata sollecitata da molti commercianti. Ci sentiamo tutti troppo trascurati e abbandonati. È nato come un comitato di quartiere, ma poi abbiamo deciso di farlo diventare un’associazione vera e propria. Ci siamo decisi perché non ci piace la situazione in cui viviamo. Vediamo intorno dell’immobilismo. Abbiamo deciso di reagire con proposte e progetti. Vogliamo far rinascere il centro storico. E non ci possiamo permettere più di aspettare che si realizzino le condizioni che attendiamo da troppo tempo.”

Su quali progetti comincerete a lavorare?

“Noi vogliamo che finalmente si sviluppi la parte di Cerveteri all’interno delle mura medievali. Vogliamo valorizzare piazza Santa Maria, Piazza Risorgimento e la piazzetta del Belvedere. Vi vogliamo creare eventi ogni fine settimana. Non solo eventi una tantum. Dobbiamo creare occasioni continuative per fare venire la gente a passeggiare nel centro storico. Adesso non si capisce se siamoun’area pedonale, oppure no. Non si capisce nulla. Vogliono chiudere il centro storico? Bene. Prima che avvenga noi vogliamo creare un’associazione che guidi e pianifichi il suo sviluppo. Adesso è il più penalizzato in termini di traffico e di eventi.

Inoltre, a breve, vi comunicheremo un progetto innovativo che coinvolgerà tutti i residenti del centro storico. Ma è ancora presto per parlarne.”

Cerveteri: entro febbraio sarà operativa una nuova associazione dei commercianti del centro storico
Cerveteri: entro febbraio sarà operativa una nuova associazione dei commercianti del centro storico

Come risponderebbe ai commercianti che sono stati esclusi da questa associazione, e che sicuramente vi accuseranno di aver creato un vostro giocattolo?

“Gli risponderei che vogliamo che la nostra associazione, l’ACSC, siaun esempio e uno stimolo per far nascere analoghe associazioni in tutte altre zone del nostro Comune. Ognuna che potrà portare avanti i progetti, le esigenze e le richieste specifiche dei commercianti di quella zona. L’obiettivo che dobbiamo raggiungere è quello di presentarci davanti l’amministrazione comunale con un numero limitato di delegati a rappresentare le istanze e le richieste di tutti noi commercianti. Solo così avremo la credibilità, e la sufficiente forza contrattuale per risolvere i nostri problemi.”

Cerveteri: entro febbraio sarà operativa una nuova associazione dei commercianti del centro storico

All’ACSC hanno aderito tutti i commercianti del centro storico?

“Tra quelli cha abbiamo contattato, solo quattro non hanno aderito al nostro progetto.”

Poi non uscirà fuori che qualcuno è stato escluso?

“No. Chi non ha aderito al progetto, l’ha fatto per propria scelta. In tutto, per il momento, ci siamo associati in venti. Commercianti, artigiani e liberi professionisti.”

Torniamo ai commercianti rimasti fuori da questa vostra iniziativa. Non è da escludere che non tutti abbiano le competenze di creare un’associazione di zona. Come potreste aiutarli, non solo con l’esempio?

“All’inizio si potrebbero costituire in un comitato, e non in una associazione. In questo modo le complessità burocratiche e i costi sarebbero nettamente inferiori. E quando vogliono organizzare un evento possono affiliarsi a noi. Che potremmo garantire la necessaria copertura formale e organizzativa. Altrimenti si costituiscono subito come associazione.”

Quando sarà operativa l’associazione?

“Entro fine mese dovremmo aver terminato tutte le pratiche. Vorremmo organizzare i primi eventi in occasione della Pasqua.”

Quale sarà il vostro atteggiamento nei confronti del Comune?

“Il Comune per noi è solo un interlocutore. Oggi c’è la Gubetti, e domani ci può essere un qualcun’altro. A noi interessa solo che la Politica sappia che qui c’è una realtà associativa che vuole sviluppare il centro storico di Cerveteri in collaborazione con l’Amministrazione di turno.

Spero intanto che questa amministrazione ci prenda seriamente in considerazione, e che ci consideri un interlocutore imprescindibile ogni volta che si deve fare un progetto che coinvolge il centro storico.”

Vuole aggiungere qualcosa?

“Voglio ringraziare tutti quelli che hanno creduto in questo progetto, e che vi hanno aderito. Senza di loro, naturalmente, non sarebbe stato possibile iniziare questa nuova avventura.”