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Caso Vannini, non si può arginare l’amore di due genitori

Caso Vannini, non si può arginare l’amore di due genitori –

di Riccardo Dionisi

Il mio impegno in veste di direttore di baraondanews.it mi ha concentrato in modo totale ed emotivo sul processo di appello per l’omicidio del giovane ragazzo di Cerveteri, Marco Vannini. Una sentenza che ha sconvolto un paese intero: il reato è stato derubricato ad omicidio colposo. La pena per Antonio Ciontoli è stata ridotta da 14 a 5 anni, ma a colpire l’opinione pubblica è stata anche la frase, dai più considerata arrogante, pronunciata dal magistrato durante la lettura del dispostivo: “Se volete andare a farvi un giro a Perugia ditelo”.

Una frase pronunciata verso una madre scossa per la sentenza, una madre che nel 2015 ha perso la ragione più importante di vita. Una madre ed un padre che ora vivono affinché sia fatta giustizia. Quella frase del magistrato per loro rappresenta, probabilmente, l’ennesimo pugno in faccia, l’ennesimo colpo inferto al loro figlio, Marco.“Mi sento amareggiato, deluso, schifato, sconfitto.

E’ una giustizia di merda e questo Paese mi deve consentire di dire che è una giustizia di merda”.Come non sposare le parole di Carmelo Abbate pronunciate in modo molto emotivo in una puntata di Quarto Grado dedicata in larga parte al caso Vannini. 

Sulla stessa lunghezza d’onda Alessandro Meluzzi: “Uno dei più grandi colpi alla credibilità, alla giustizia e alla magistratura che sia stato inferto negli ultimi anni.

Caso Vannini, non si può arginare l'amore di due genitori
Caso Vannini, non si può arginare l’amore di due genitori

Questa non è una giustizia per i cittadini, ma contro i cittadini”.Se si perde la fiducia nella giustizia, si perde fiducia nello Stato che dovrebbe ergersi a difesa dei cittadini, quelli onesti e giusti. Non c’è sentenza o grado di giudizio, però, che potrà restituire a Marina e Valerio l’affetto del loro unico figlio.

Per questo credo che ieri, oggi e soprattutto domani sia importante che questo territorio si faccia comunità e che non faccia sentire mai soli questi due genitori che vivono nel ricordo del loro bene più prezioso.

Marco sarà sempre nel cuore di Cerveteri, Ladispoli e di tutto il paese indipendentemente da quello che decideranno i giudizi. Tutti si augurano che la cassazione riporti indietro il processo e dia nuova speranza alla famiglia Vannini.

Io spero soprattutto che Marco non sia morto invano, che la giustizia sia quella con la G maiuscola, che lo Stato sia vicino ai cittadini, ai più deboli, a chi difficilmente può difendersi. Che sia vicino a Marco, a Pamela e a tutti i giovani e a quelle famiglie che vivono nel ricordo di un pezzo del loro cuore.

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