Un compleanno importante che segna anche più di cinquant’anni di cinema, teatro e televisione
Buon Compleanno Al Pacino: gli 80 anni dal Bronx all’Oscar-
Oggi 25 aprile, Al Pacino compie 80 anni e basterebbe un semplice dato per capire la sua rilevanza nel mondo del cinema: nei primi sei anni di carriera, tra il 1969 e il 1975, recita in sette pellicole ricevendo ben quattro nomination agli Oscar.
In totale in questi 51 anni di carriera cinematografica, Al Pacino di nomination alla statuetta più ambita ne colleziona ben nove (l’ultima nel 2019 per il ruolo di Jimmy Hoffa in “The Irishman”, di Martin Scorsese), vincendo l’Oscar una sola volta, nel 1993 per “Scent of a woman – Profumo di donna”, remake del celebre film di Dino Risi.
Il segreto di un percorso così duraturo e luminoso che lo rende uno dei più grandi attori della sua generazione sta, certamente, nel talento, ma anche nella storia di Alfredo James Pacino, segnata dalla grande determinazione dimostrata per diventare attore. Al nasce a East Harlem, quartiere povero di New York, nel 1940 da due italo-americani, Salvatore Pacino e Rose Gerardi, entrambi di origini siciliane, e viene ben presto abbandonato dal padre alle sole cure materne.
Cresce nel South Bronx, un quartiere difficile che ne forgia il carattere turbolento: il giovane Al è un ragazzo di strada, con poca voglia di studiare e capace di cacciarsi sempre nei guai.
A 17 anni infatti sceglie di abbandonare sia la scuola che il tetto materno per provare la carriera da attore. Si iscrive a numerose scuole di recitazione provando a entrare agli Actors Studio, ma finendo sempre per essere rifiutato.
È in questi anni che fa ritorno nella terra dei suoi nonni, la Sicilia, e qui, come rivelerà nel 2009 al Washington Post, finisce addirittura per prostituirsi offrendo il suo corpo a una donna più anziana in cambio di vitto e alloggio. Anni difficili dunque, fatti di rifiuti, povertà e porte sbattute in faccia.

Ma la testardaggine e la fiducia di Pacino alla fine hanno la meglio: sul finire degli anni Sessanta, quando Al Pacino ne ha ormai quasi trenta di anni, viene finalmente ammesso agli Actors Studio dove incontra il suo mentore Lee Strasberg. Da qui ha inizio la sua carriera luminosa che, come abbiamo già scritto, lo porta a collezionare diverse nomination agli Oscar già nei primi anni per film come “Il Padrino” (parte I e II), “Serpico” e “Quel pomeriggio di un giorno da cani”. Negli anni seguenti i successi non sono da meno: film come “Scarface”, “Carlito’s Way”, “Heat – La sfida”, lo stesso “Scent of a Woman” o “Donnie Brasco” regalano alla storia del cinema personaggi immortali ormai entrati nell’immaginario collettivo. Si pensi per esempio a quanto sia celebre il suo monologo nei panni di Tony D’Amato nel film “Ogni maledetta domenica” di Oliver Stone o l’espressione “Che te lo dico a fare?” usata continuamente dal suo Lefty in “Donnie Brasco”.
Tanto cinema, tanto teatro e anche tanta TV: dopo il colossal di Martin Scorsese “The Irishman” con il quale riceve l’ultima nomination agli Oscar, è oggi protagonista della serie TV “Hunters” disponibile su Prime Video. Insomma, Al Pacino, nonostante gli 80 anni d’età, non ha intenzione di fermarsi. Così come non si è mai fermato nella vita privata: è padre di tre figli, Julie Marie (nata nel 1989 dalla relazione con Jan Tarrant), Olivia Rose e Anton James (due gemelli nati nel 2001 da Beverly D’angelo, attrice), ma nonostante ciò non si è mai sposato.
La cronaca rosa ha infatti riportato numerosissime relazioni, ma nessuna definitiva: le varie Tuesday Weld, Carole Kane, Diane Keaton, Madonna e nemmeno le più recenti compagne come Lucila Solà (sua compagna dal 2008 al 2018) o Meital Dohan (con la quale ha rotto a febbraio 2020) sono mai convolate a nozze con Al Pacino che, forse, di matrimonio non ne vuole proprio sapere. Nemmeno a 80 anni.