L’intervista al consigliere Gianluca Paolacci
“Alle sfilate di Carnevale a Cerveteri e Cerenova parteciperanno più di mille bambini” – di Giovanni Zucconi
Ho incontrato il Consigliere comunale Gianluca Paolacci venerdì sera, mentre stava attaccando a Cerenova i manifesti della “Sfilata di Carnevale”. Era buio, e le due mani, già occupate dai fogli e dallo scotch, non gli bastavano per compiere tutti i gesti necessari per attaccare le locandine. Gli ho dato una mano, ma in cambio gli ho chiesto di concederci un’intervista proprio sulla “Sfilata di Carnevale” del 22 e 23 febbraio a Cerenova. E che, non lo sapevo, si svolgerà anche il primo marzo a Cerveteri centro.
L’intervista che segue è il racconto di un’avventura. Di una sfida iniziata con un manipolo di uomini e donne, e giunta quest’anno alla terza edizione. Un’avventura che Gianluca Paolacci vuole rilanciare nei prossimi anni, ponendosi ulteriori e ancora più ambiziosi obiettivi. Lo sentirete direttamente dalle sue parole.

Si aspettava che questa manifestazione di Carnevale giungesse alla terza edizione? Era nata da un’idea pazza, come l’ha definita lei. Eppure, eccoci qui
“Onestamente, quando ho proposto l’idea del Carnevale, avevo in mente qualcosa di più. Nel senso che sono convinto che, con la giusta attenzione da parte di tutti, questo evento possa raggiungere dei livelli davvero importanti. Soprattutto perché, nella zona del litorale nord di Roma, non ci sono altri posti che possono offrire scenari simili ai nostri dove si possa organizzare un Carnevale.
Quindi penso che concentrandosi di più sulle risorse disponibili, e sulle forze che possiamo mettere in campo, sia possibile ottenere risultati anche superiori a quelli già ottenuti.”
A livello di quello di Viareggio?
“Perché no? Perché no? Diciamo che sì. Se con pochissime persone siamo riusciti a fare molto, immagini cosa si potrebbe ottenere con una partecipazione maggiore, e con risorse disponibili maggiori.”
Come siete riusciti a coinvolgere tutti i Rioni? Non era successo neanche nell’ultima Sagra dell’Uva
“Ho coinvolto tutti i rioni con una semplice telefonata. Presentando loro un progetto che reputo bello. Siamo tutti amanti della nostra città e, come mi ha detto qualcuno, le cose belle sono belle per tutti. Quindi, è stato semplicemente sufficiente coinvolgerli.”
Secondo lei sta finalmente passando l’idea che le cose a Cerveteri, ma in qualsiasi altra città, riescono meglio se c’è un’iniziativa e un contributo dal basso? I Rioni si stanno finalmente riprendendo la cura della città?
“Questo evento, che posso rivendicare come una mia idea iniziale, deve gran parte del suo successo alla Proloco delle Due Casette. Questi ultimi hanno creduto nel mio progetto fin dall’inizio, e si sono impegnati molto per la sua realizzazione. Insieme a loro abbiamo cercato di coinvolgere tutti i rioni della città. Loro stessi mi hanno detto che sarebbe stato bellissimo coinvolgere tutta la città, per organizzare un Carnevale ancora più bello.”
E tutti i Rioni hanno aderito. Avete fatto un bel lavoro
“Con i Rioni, sì. Ma lo sa quel è la cosa più bella? La cosa che mi inorgoglisce ancora di più, è quella di essere riuscito a mettere insieme tutte e tre le scuole di Cerveteri. A vantaggio dei bambini. Parteciperanno la Salvo D’Acquisto, il Giovanni Cena e l’Istituto Comprensivo Marina di Cerveteri. Questo, secondo me, è il risultato migliore che uno si potesse augurare.”
Cosa vedremo di nuovo quest’anno?
“Ci sarà sicuramente la sfilata di carri, che quest’anno sono meravigliosi, mi creda. Di nuovo ci saranno più di 1000 bambini che invaderanno le strade di Cerenova il 22 e il 23 febbraio. Ma la grande novità è l’aggiunta di una terza data: il 1º marzo ci sarà la sfilata dei carri a Cerveteri centro. Abbiamo ritenuto giusto, e anche bello, condividere questo evento che è riuscito così bene nelle precedenti edizioni, anche a Cerveteri centro. Questo perché per noi Cerveteri è Cerveteri. Non è frazionata. Cerveteri è alle Due Casette, Cerveteri è a Valcanneto, Cerveteri è a Cerenova, eccetera. Quindi abbiamo ritenuto opportuno trasferire una cosa bella anche al centro della città. Affinché tutti ne potessero godere.”

È prevista una competizione per proclamare il carro più bello?
“Assolutamente no. E aggiungo, con un pizzico di amarezza, che secondo me, se non cambia qualcosa, il nostro Carnevale rischia grosso. Senza l’aiuto dell’Amministrazione per realizzare un semplice capannone, sarà complicato anche continuare. Perché ogni anno è difficile trovarne uno disponibile. Chi li possiede li usa per lavorare. E magari una volta ti può fare un favore. Ma non possiamo sperare sempre nei favori. Prima o poi il problema arriverà. E sarà un grande problema. Mi dispiacerebbe molto vedere il lavoro così importante che abbiamo iniziato, svanire per la mancanza di un capannone. Che sarebbe necessario anche per la Sagra dell’Uva.”
Ma non avete ricevuto nessun aiuto dal Comune?
“Il Comune ci ha fornito un piccolo supporto economico. Ma quello che mi fa più piacere è poter contare sempre sul supporto della polizia locale, che non si tira mai indietro. Poter contare sul supporto della protezione civile, e di tutte le forze dell’ordine. Ma soprattutto della città. La nostra comunità ha compreso l’importanza di questo evento. Che porta gioia e allegria. L’altro giorno, mentre affiggevo personalmente i manifesti dell’evento, molte persone mi hanno fermato per dirmi che temevano che quest’anno non si sarebbe svolto il Carnevale. Questo mi rende molto felice. Perché questo apprezzamento non proviene solo dai bambini. Ma anche dagli adulti. Che finalmente si sentono coinvolti in qualcosa di speciale anche durante l’inverno.”
Non avete avuto molto tempo per realizzare i carri della sfilata
“Ha ragione. Ma questo evento dimostra ancora una volta che, con la volontà e l’impegno, è possibile raggiungere risultati importanti nonostante le mille difficoltà. Per questo, se mi permette, desidero fare un grande applauso ai ragazzi della Pro Loco delle Due Casette. Che sono riusciti a realizzare tre carri in appena un mese. Un ringraziamento speciale va anche ai rioni che ci hanno dato una mano nella costruzione degli altri due carri. E che, pur non partecipando direttamente alla realizzazione dei carri, ci hanno fornito un prezioso aiuto. Ad esempio, garantendo la sicurezza, e offrendo assistenza in generale.
Il mio ringraziamento particolare va poi alle scuole. Perché il carnevale, nella mia testa, era pensato principalmente per i bambini. Sapere che alle sfilate di Carnevale a Cerveteri e Cerenova parteciperanno più di mille bambini rappresenta per me la massima soddisfazione, e un grande traguardo personale.”
Lei ha ringraziato la Proloco delle Due Casette. Ma quando potremo ringraziare anche la Proloco di Cerveteri?
“Condivido il suo punto di vista: una città di 40.000 abitanti deve avere una Pro Loco. La Pro Loco dovrebbe essere il fulcro dell’organizzazione degli eventi. Deve essere un mezzo per arrivare a realizzare grandi e piccoli eventi. Non conosco i dettagli delle vicissitudini passate, ma spero che in futuro qualcosa cambi. Una città di 40.000 abitanti senza Pro Loco non ha senso. È inammissibile.”
