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Alla Melone è tempo di gemellaggi

Conclusa la prima fase dell’esperienza. Soddisfatto il dirigente scolastico Riccardo Agresti, insegnanti e famiglie

Alla Melone è tempo di gemellaggi –

Con l’arrivo della primavera alla Corrado Melone torna l’appuntamento con i gemellaggi.

Studenti e docenti dell’istituto comprensivo di via Ivon de Begnac sono pronti a ospitare anche quest’anno studenti del College Simon Vinciguerra di Bastia in Corsica (Francia), del “Roelof van Echten College” di Hoogeveen nel Drenthe (Olanda), della “Adolf Reichwein Schule” di Heusenstamm in Hessen (Germania) e del “Colegiu National Radu Negru” di Făgăraș in Brașov (Romania).

“Ancora una volta – scrive il dirigente scolastico Riccardo Agresti – la nostra scuola sarà invasa da ragazzi olandesi, tedeschi, francesi e romeni, assolutamente indistinguibili dai loro coetanei italiani.

Alla Melone è tempo di gemellaggi
Alla Melone è tempo di gemellaggi

Ogni volta – prosegue Agresti – è una sfida cercare di capire se quella ragazza che si fa un selfie sia italiana o se quel ragazzo intento a digitare su un cellulare sia straniero. Ancora una volta a dimostrare che solo noi vecchi siamo italiani, francesi, tedeschi, romeni o olandesi … mentre loro, i nostri figli, il nostro futuro, sono ormai definitivamente e intellettualmente europeo”.

Il dirigente scolastico della Melone punta i riflettori sull’importanza che nel corso degli anni hanno rivestito e continuano a rivestire per la scuola che dirige i gemellaggi.

“La scuola propone attività e programmazioni didattiche – continua a spiegare Agresti – volte all’inclusione e all’apertura verso nuove culture, anche tramite l’insegnamento di molteplici lingue straniere il cui apprendimento è sostenuto e incentivato proprio dalle attività di gemellaggio.

Alla Melone è tempo di gemellaggi
Alla Melone è tempo di gemellaggi

Ancora per un altro la Melone – prosegue ancora il dirigente scolastico – accoglierà a Ladispoli una cinquantina di ragazzi che hanno scoperto, e fatto scoprire alle loro famiglie, le bellezze artistiche dei geni del passato, che abbiamo disconosciuto con i palazzinari di oggi”.

Agresti punta l’attenzione anche sull’importanza che rivestono i gemellaggi.

Esperienza dove i ragazzi, al contrario delle “tradizionali” gite scolastiche all’estero, si ritrovano veramente da soli, accolti in famiglia, per assaporare a 360 gradi l’esperienza in una “terra straniera”.

“Dietro l’attività dei gemellaggi – sottolinea infatti Agresti – c’è molto di più dell’insegnamento e dell’importanza di imparare le lingue.

E’ un’occasione importante per i docenti per mettere a confronto metodologie di insegnamento differenti, tipologie di organizzazione scolastica e un approccio a problematiche comuni che arricchisce sia gli alunni che i docenti”.

Il gemellaggio “è la possibilità di riconoscere i nostri pregi e difetti e quelli degli altri, o ancora di arricchire il proprio bagaglio culturale, o ancora di far vivere per la prima volta un’esperienza di indipendenza vera a ragazzi di 10-14 anni, lontani centinaia di chilometri dalla propria casa per una settimana”.

Un’esperienza, quella vissuta dai ragazzi, vissuta positivamente, come racconta sempre il dirigente scolastico anche dalle famiglie.

A testimoniarlo i messaggi ricevuti in tal senso, che ringraziano la scuola per l’esperienza fatta vivere a loro e ai loro figli, accogliendo e lasciando che altre famiglie potessero accogliere i loro “pargoli”.

Alla Melone è tempo di gemellaggi
Alla Melone è tempo di gemellaggi

Soddisfazione anche da parte degli insegnanti dell’istituto a conclusione della prima fase del gemellaggio di quest’anno.

“Desideriamo ringraziare moltissimo tutti i genitori per avere creduto nel nostro progetto e per il sostegno e la collaborazione offerta, ma soprattutto i ragazzi che si sono mostrati molto educati e responsabili.

È stata una bellissima settimana, abbiamo rispettato il programma svolgendo tutte le attività che avevamo previsto, e anche le famiglie francesi sono rimaste contente e ci ringraziano per l’ospitalità offerta ai loro figli.

Siamo stati supportati da guide molto brave, abituate a dialogare con i ragazzi e a incuriosirli, sia a Villa Medici che alla Centrale Montemartini e al Parco degli acquedotti.

Inoltre, il gruppo si è unito molto anche grazie alle attività sportive e ricreative!

Sono stati giorni molto intensi, ma anche molto felici, durante i quali abbiamo vissuto immersi in un contesto di relazioni che hanno lasciato qualcosa di importante a ciascuno di noi, docenti, studenti e famiglie.

Abbiamo vissuto con i nostri studenti un’infinità di situazioni ricchissime di contenuti culturali e abbiamo gioito nel vederli vivere tante emozioni diverse.

Alcuni avevano inizialmente necessità di essere incoraggiati a fare il primo passo, se qualcosa non corrispondeva alle loro aspettative, ma il successo finale ci ha dato ragione.

Sono infatti proprio i rapporti umani la differenza principale e sostanziale tra un gemellaggio e qualsiasi altro viaggio all’estero.

Il gemellaggio è una continua accoglienza: nella progettazione, nella realizzazione e nel ricordo.

Questa mattina alla stazione i ragazzi erano visibilmente emozionati e non vedono l’ora di reincontrare, fra qualche giorno, i loro gemellati”

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