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Coronavirus, per Boccia anticipare la messa di Natale non è eresia

Durante l’incontro con le Regioni il ministro ha indicato tempi e priorità

Coronavirus, per Boccia anticipare la messa di Natale non è eresia –

“Eresia è non accorgersi dei malati, delle difficoltà dei medici, della gente che soffre”.

Lo avrebbe detto il ministro Boccia durante l’incontro con le Regioni.

“Non facciamo i sepolcri imbiancati. Papa Francesco ha dato un esempio bellissimo a tutti nella scorsa Pasqua, a partire dalla Via Crucis. Il Natale non si fa con il cronometro ma è un atto di fede”.

Per il ministro per gli Affari Regionali anticipare la messa di Natale non è un problema e lo dice da credente: la priorità è la salute.

Boccia ha poi chiarito che la riapertura degli impianti da sci dovrà aspettare un mese o un mese mezzo quando l’epidemia “si sarà raffreddata”.

“I ristori saranno garantiti – ha assicurato il ministro – per tutte le attività che non potranno aprire”.

“Dobbiamo chiudere questa seconda ondata evitando la terza e mantenendo la convivenza con il virus con il massimo della sicurezza”, ha aggiunto, facendo poi il paragone con le analoghe scelte operate in Germania dal suo omologo Helge Braun. 

Fonte: Adn Kronos