Gli studenti dell’Alberghiero di Ladispoli visitano la Necropoli della Banditaccia a Cerveteri
Sulle orme degli Etruschi: il trekking diventa lezione di Educazione civica –
Un’uscita didattica fra natura e cultura nell’area archeologica della Banditaccia: è quella che giovedì 20 novembre ha visto impegnati gli studenti dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli, accompagnati dai loro docenti Prof. Daniele Manzo (Diritto) e Prof. Giancarlo Polini (Scienze Motorie): “Il nostro itinerario si è aperto con i primi due chilometri lungo la Via degli Inferi, un vero e proprio “corridoio di tufo” che attraversa antichi canyon dominati da tombe e abitazioni risalenti al VII/VI secolo a.C. – ha spiegato il Prof. Manzo – La Banditaccia rappresenta una delle più estese necropoli dell’intero Mediterraneo, – ha aggiunto – e abbiamo scelto proprio questo scenario come cornice per un percorso formativo che è andato ben oltre la semplice visita guidata.
Dopo la parte storico-culturale, l’attività è proseguita infatti con altri 9 km di passeggiata nel bellissimo bosco che conduce alle famose Cascatelle di Cerveteri. Il gruppo, nonostante la fatica, ha mantenuto entusiasmo e curiosità lungo l’intero percorso”.
“Ma c’è di più – ha osservato ancora il Prof. Manzo – Ciò che mi ha colpito maggiormente è stato lo spirito civico emerso spontaneamente tra gli studenti. Molti di loro si sono distinti raccogliendo plastica e rifiuti lungo il tragitto e trasformando quindi il trekking in una vera lezione di “responsabilità individuale e sociale”.
Un gesto semplice, concreto, di autentica Educazione civica vissuta sul campo. Non siamo nuovi a queste iniziative – ha ricordato il Prof. Manzo – perché crediamo da sempre nell’importanza di apprendere attraverso l’esperienza diretta.
Naturalmente comprendere l’impatto delle proprie azioni è ancora più importante in un’area dal valore storico inestimabile come la Banditaccia, Patrimonio Unesco dal 2004.
Camminare tra le vestigia etrusche – ha concluso il Prof. Manzo – è diventato così un invito a proteggere ciò che la storia ci ha consegnato. Ma anche il bosco, con i suoi sentieri silenziosi, si è presto trasformato lungo il cammino in un’ “aula naturale” e in uno straordinario laboratorio di ‘consapevolezza ambientale’. Una giornata indimenticabile per tutti noi, in grado di dimostrare come cultura, natura e cittadinanza attiva possano intrecciarsi in modo autentico ed efficace”.











