Campo di Mare, Piazza Prima Rosa soffocata dalle macerie. L’ennesimo grido d’allarme dei residenti
“Mentre altri luoghi festeggiano, noi cittadini di Piazza Prima Rosa siamo costretti a inalare polveri lasciate abbandonate da mesi”. Con queste parole, scritte in un post su Facebook, i residenti di Campo di Mare descrivono una realtà fatta di “montagne di macerie e detriti”. Accumulate prima vicino alle case, e poi trascinate fin dentro la piazza centrale.

Montagne di macerie? In effetti se non si fa una passeggiata fino a Piazza Prima Rosa, è lecito pensare ad un’esagerazione. E invece no. Al centro della piazza c’è proprio una montagna di detriti. La piazza, tra grandi cumuli di detriti, sezioni di tronchi di albero, ferraglia varia, sembra più grande discarica che un’area urbana.

Ma il problema sollevato dai residenti non è solamente estetico. Denunciano che, con quel grande accumulo di detriti, si è creato un problema sanitario. Il loro timore è che il vento sollevi delle polveri sottili, minacciando la salute di “bambini, anziani e soggetti fragili”.
Nel messaggio Facebook, i residenti dicono di trovarsi ancora una volta costretti a “sollecitare un intervento urgente a tutti i responsabili: Sindaco, maggioranza, opposizione, istituzioni e Legambiente”. Affinché quei cumuli spariscano e l’area venga subito bonificata.
“Chiediamo un intervento urgente, per risolvere questa situazione e garantire che i cittadini di Campo di Mare possano vivere in un ambiente sicuro e sano. Non possiamo più aspettare.”
Aspettare. Aspettare che la piazza venga bonificata. Ma anche aspettare che termino i lavori previsti per sistemare la piazza e il quartiere.

Nel cartello posto nel cantiere, si specifica che i lavori sono iniziati il 1° luglio 2024, e che termineranno dopo 488 giorni. Cioè, giorno più, giorno meno, il 1° novembre 2025. Cioè, tra tre mesi e mezzo, compreso il mese di agosto. Vedendo la situazione, qualche dubbio ci viene. Si provi almeno a fissare un calendario aggiornato dei lavori. E che si chieda con forza alle ditte appaltatrici, il pieno rispetto delle nuove date.

