Le acque del bacino calano di 4 millimetri al giorno e per luglio non sarà più usabile come bacino idrico
Siccità, allarme per il Lago di Bracciano: vicino alla soglia minima –
La siccità non sta attanagliando solo la Pianura Padana: sicuramente la situazione più nota è quella che coinvolge il Po, ma anche nel Lazio si comincia ad alzare l’attenzione.
Come tutti gli anni, ad essere fortemente sotto controllo è il lago di Bracciano che segna quello che è la reale situazione della fornitura idrica della regione e soprattutto della Capitale.
Il livello dell’acqua del più grande lago del Lazio si sta inesorabilmente abbassando e il Presidente della Regione Nicola Zingaretti ha già dichiarato lo stato di calamità naturale.
La situazione, infatti è grave, il livello dell’acqua è appena 4 cm in più rispetto alla soglia d’allarme in cui non potrà più essere pompata negli impianti.
Il calo delle acque è costante: 4 millimetri al giorno che comporteranno che per luglio il lago non sarà più una riserva utilizzabile.
Per ora i sindaci di Bracciano, Anguillara e Trevignano hanno emesso delle ordinanze restrittive che consentono solo un uso minimo indispensabile dell’acqua, vietando dunque operazione come il riempimento di piscine, ma anche la pulizia delle auto o delle pavimentazioni esterne.









