“La libertà è uno degli elementi essenziali della nostra Carta Costituzionale, ed è nei momenti di privazione, come quello che stiamo vivendo, che se ne può percepire l’importanza”
25 Aprile,”L’auspicio che sia una ricorrenza di svolta, speranza e rinascita” –
Mai come oggi, privati della nostra libertà da un male invisibile, è così piena di significati la ricorrenza del 25 aprile.
Una data importante quella del 25 aprile 1945, sia sotto il profilo storico che politico e sociale. E’ la fine della guerra e delle sofferenze che ogni conflitto porta con se. E’ la liberazione dall’occupazione nazifascista, ottenuta con il sacrificio di molti uomini e donne che in tempi difficili hanno scelto una via ancora più difficile. Quella della Resistenza.
Contestualmente è un nuovo inizio.
Porta con se i semi della speranza in un futuro migliore ed è il principio di un percorso di autodeterminazione del Popolo Italiano, che da lì a poco porterà alla nascita della Repubblica e della Costituzione.
La libertà è uno degli elementi essenziali della nostra Carta Costituzionale, ed è nei momenti di privazione, come quello che stiamo vivendo, che se ne può percepire l’importanza. Oggi più di ieri occorre riflettere su quanti sacrifici sono stati fatti per arrivare fino a qui, è quanto poco ci vuole per perdere tutto.
Nell’epoca della tecnologia, della globalizzazione delle merci, degli uomini e delle idee, essere confinati nelle proprie abitazioni ed impossibilitati ad esercitare un diritto fondamenteale come la libertà non è solo una sconfitta del sistema economico, politico e sociale, ma è un avvertimento che siamo sulla strada sbagliata.
Questo isolamento forzato a livello mondiale, dalle conseguenze sanitarie ed economiche drammatiche, dovrebbe essere l’occasione per riformulare sia il sistema economico – espressione esasperata ed incontrollata del capitalismo e del consumismo – che quello politico perennemente in campagna elettorale ed incapace di trovare strumenti e soluzioni per fronteggiare una crisi che non è solo quella del COVID19.

Una crisi preesistente alla pandemia, ma che ora si mostra in tutta la sua tragica realtà. I diritti fin qui ottenuti e ritenuti inviolabili: libertà, lavoro, uguaglianza, assistenza, istruzione …. sono in stretta relazione e connessione con l’economia nazionale e mondiale. I nostri diritti sono garantiti da un sistema economico stabile, equo e sano. Al momento non è ne sano, ne stabile ne tantomeno equo, e si tiene in vita con iniezioni di denaro in prestito. Un pozzo senza fondo…. e senza via d’uscita.
E’ indispensabile un cambiamento radicale nel modo di pensare e di agire, che tutti dovremmo perseguire impegnandoci attivamente nella vita pubblica, e lavorando insieme ad una nuova fase costituente – con lo stesso spirito di coloro che hanno redatto la Costituzione del 1947 – che metta al centro della discussione l’uomo e i suoi bisogni in chiave di sostenibilità ambientale ed energetica nel lungo periodo.
Senza l’impegno di tutti, e la consapevolezza della effettiva gravità della situazione saremo destinati ad accontentarci della fase 2.
Tutti di corsa a fare quel che facevamo.
Tutti di nuovo sulla giostra.
Tutti salvi con un altro prestito.
L’auspicio è che questo 25 aprile 2020 sia come è stato quello del 1945. Una data di svolta, speranza e rinascita.
Ladispoli 25 aprile 2020.
Loddo Giuseppe