L’attaccante di Casalotti è l’erede dell’ex bomber della serie C. Lo ha lanciato Montella nelle giovanili della Roma, ora vuole trascinare i cervi in Eccellenza
Teti come Cordelli: i due “Lupi” del Cerveteri –

Con quella barba folta lo hanno ribattezzato ” il Lupo”, come uno suo celebre predecessore che di goal ne faceva tanti.
Alessio Teti ci ricorda Alessandro Cordelli, l’indimenticato attaccante del Cerveteri degli anni novanta.
Lui lo chiamavano il Lupo per i capelli lunghi, Teti perché quando entra in area di rigore sbrana chi trova davanti.
Il Cerveteri al primo posto nel girone A di Promozione è il manifesto di felicità, grazie a una squadra che ogni domenica combatte per dare il massimo.
La perla preziosa degli etruschi è Alessio Teti, 25 anni da pochi giorni, che si è conquistato la fama di goleador e i corteggiamenti di molte società.
Lui, nato e cresciuto a Casalotti ha iniziato a giocare con la Roma nei giovanissimi nazionali segnado 15 reti in 24 partite.

“Si, ho avuto la fortuna di far parte di quella squadra allenata da Montella, il quale mi ha trasmesso fiducia e positività – racconta Teti – l’esperienza alla Roma è durata tre anni, poi potevo andare all’Inter e alla Fiorentina, ma non me la sono sentita di lasciare casa.
Del calcio ho una grande passione, ma non ne ho mai fatto una ragione di vita. Vivo alla giornata, ora sono a Cerveteri e voglio godermi questo splendido momento.
Non guardo alla categoria, devo stare bene dentro.
E io qui mi sento a casa mia avvolto dal calore di una società che è una famiglia, da un gruppo di giocatori che sono amici anche fuori.
Ecco, se vogliamo dirla tutta per vincere non bastano gambe, tecnica e qualità, ma la sostanza va ricercata nell’affiatmento del gruppo. Quello di cui siamo dotati, la forza del collettivo” .
Il futuro di Teti , attaccante che a Cerveteri ha riscoperto di avere talento da vendere, in tanti si chiedono dove sarà? ”
Per mia scelta ho posto il calcio non tra le priorità della mia vita – continua l’attaccante – lavoro nell’azienda di famiglia e ne sono felice perché riesco a conciliarmi con la squadra. Pertanto non ho grandi velleità, se non quelle di giocare dove mi trovo a mio agio.
Cerveteri fa per me, ci sono tutte le condizioni per continuare a starci.
In Eccellenza vorrei giocarci con questa maglia, e sono sempre più convinto che ci arriveremo. Manca ancora molto, vero.
Ma se manterremo questo ritmo, che è nell’anima della squadra, allora possiamo brindare a maggio”