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Santa Marinella, Il Paese che Vorrei contro la Giunta Tidei

Santa Marinella, Il Paese che Vorrei contro la Giunta Tidei –

Riceviamo e pubblichiamo –

Il Sindaco Tidei, in difficoltà dopo soli otto mesi, reagisce in maniera scomposta, aggrappandosi all’arroganza e all’insulto. Questo, evidentemente, sa fare ma tale atteggiamento non migliora una situazione che presupporrebbe invece intelligenza e capacità di confronto.

Il sindaco se ne fregia, ma siamo noi cittadini ad aver risparmiato in questi mesi. E questo risparmio lo abbiamo pagato attraverso la privazione dei servizi e l’assenza di interventi utili alla città. Mancano i soldi; ma allora perché non ha ancora provveduto a ritirare le deleghe che fanno incassare al Consorzio Pellicano i soldi che spettano ai cittadini per la raccolta differenziata? Perché ancora oggi non esiste un piano per rendere la Santa Marinella Servizi utile alla Città anche sotto il profilo economico? E quali sono stati gli interventi per l’efficientamento della Farmacia comunale?

Relativamente al cimitero, poi, le parole del sindaco sono indicative di uno stato di scarsa lucidità.

Il Sindaco, davvero crede di ingannare i cittadini parlando di fabbisogno di loculi e cercando di convincerli che la costruzione di 3.000 loculi sarà a costo “zero”? E stato già elaborato il progetto di fattibilità tecnica ed economica?

Quanto costeranno i loculi ai cittadini? E quanto in mancate entrate per i prossimi anni?

Inoltre, quando vagheggia delle “immediate soluzioni” che il project fornirebbe, farebbe meglio a chiarire i termini di questa immediatezza. Sarebbe divertente.

Per quanto riguarda l’Ex-fungo, se Tidei vuol sapere dove ero in quella battaglia gli basterebbe chiedere al suo fidato assessore Minghella che al tempo si affaccendava con la Giunta Bacheca (di cui era delegato al bilancio) a sperperare trecentomila euro di progetto mentre i cittadini di Santa Marinella, ed io tra loro, lottavano contro quella schifezza. Lui, invece, che di quella schifezza è stato l’ispiratore, dov’era?

Infine, sulla Perla del Tirreno, se il Sindaco facesse lo sforzo di leggere la perizia di cui va parlando scoprirebbe che sulla passeggiata nessuno ha interdetto niente, non risulta alcun “pericolo di crollo” né si ravvisa alcun “eventuale disastro”.

Queste sono fantasie per giustificare, al pari di Bacheca, operazioni di project financing finalizzate a vincolare per decenni le concessioni dei nostri beni comuni. Altro che discontinuità!

Il paese che vorrei è il contrario di tutto questo.

Vorremmo un paese in cui il Sindaco e la Giunta fossero al servizio della collettività e la progettualità fosse finalizzata alla qualità della vita e alla riqualificazione ambientale.

Abbiamo provato a far capire al Sindaco che ci sono altre strade per risanare e riqualificare la nostra città, ma gli mancano le capacità, lo spirito di servizio e la lucidità.

Speriamo che qualcuno in maggioranza possa capirlo e scegliere di lottare affinché, alle chiacchiere insolenti ma insignificanti, non seguano i danni concreti.

Non ci facciamo incantare da parole vuote né intimidire dall’arroganza.

Ci siamo liberati del suo predecessore, ci libereremo anche di Tidei, sperando che la sua permanenza costi meno cara alla nostra comunità.

Lorenzo Casella
Consigliere comunale
lista “il paese che vorrei”