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Santa Marinella, dopo l’interrogazione di Fratoianni la risposta di Tidei

Sui referendum, risponde il Sindaco: “Falsità e pesanti illazioni nei miei confronti già al vaglio dei legali che hanno ravvisato gli estremi di diffamazione”

Santa Marinella, dopo l’interrogazione di Fratoianni la risposta di Tidei –

Dopo l’interrogazione di Nicola Fratoianni (Leu) non si fa attendere la piccata replica del Sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei.

“In un momento storico internazionale,  così drammaticamente complesso  e  difficile  che  anche in ambito locale  dovrebbe  imporre a tutti gli amministratori  e a tutti  gli esponenti politici  eletti di finalizzare  ogni azione a supporto della popolazione , anche in  prospettiva dell’ acuirsi di situazioni di difficoltà economiche, i rappresentanti del comitato referendario “Santa Marinella Per Il Bene Comune”  non trovano niente di meglio da fare che far sperperare soldi  pubblici che potrebbe essere finalizzati ad interventi sociali a favore della popolazione,  e a  disperdere tempo ed energie  arrivando  pretestuosamente  a chiedere persino l’attenzione del Ministro dell’Interno Lamorgese che di sicuro alla luce degli ultimi eventi in atto ha ben altre questioni di cui occuparsi con assoluta priorità”.

Si apre così un comunicato a firma del Sindaco Tidei su una vicenda politica interna che è arrivata fino al Parlamento.

La questione sono i referendum consultivi che a breve verranno votati in città. Referendum che da sempre si portano dietro parecchie polemiche.

Le ultime ruotano attorno alla scelta di un’unica sede per le votazioni, il Palazzetto dello Sport, e delle relative modalità d’accesso al voto.

“Mi vedo costretto quale Sindaco di Santa Marinella a dover nuovamente replicare alle falsità condite questa volta anche da pesanti illazioni nei confronti del sottoscritto e di questa amministrazione, già al vaglio dei nostri legali che hanno ravvisato gli estremi di diffamazione, per asserire che, quanto riportato nella interrogazione parlamentare presentata dal segretario di Leu, Nicola Fratoianni, non corrisponde assolutamente alla verità ma è un coacervo di falsità”.

“È falso che questa amministrazione abbia dimostrato di voler calpestare ogni forma di confronto democratico e lo dimostra, esplicitante il fatto che con apposita delibera ha ridotto da 5.000 a 1.200 il numero delle firme necessarie per indire un referendum consultivo a dimostrazione di essere favorevole alla democrazia partecipata.

Entrando nel merito delle scelte operate per promuovere una rinascita anche strutturale della Città di Santa Marinella, va ricordato che il Comune a causa dei pesanti debiti ereditati dalla passata amministrazione di centro destra si trova ancora in una situazione di dissesto finanziario e pertanto è impossibilitata a contrarre mutui.

Di conseguenza il ricorso alla procedura del project financing e dunque del partenariato pubblico privato rappresenta l’unica strada percorribile per poter fronteggiare alcune emergenze come quelle che da un decennio costituiscono fonte di disagio e sofferenza per la popolazione come quella dell’assoluta mancanza di loculi al cimitero comunale.

Non è certo poi questa amministrazione comunale che da due anni a questa parte si è distinta anche con misure preventive, ordinanze restrittive  e aiuti alla popolazione in difficoltà, per essere stata  sempre in prima linea nel fronteggiare la pandemia e limitare i contagi ad aver mai messo a repentaglio la salute e l’incolumità pubblica, semmai è proprio il Comitato  ad aver dimostrato totale insensibilità in materia,  tanto  da  aver liberamente iniziato la raccolta firme per indire i referendum consultivi allestendo banchetti in piena emergenza Covid.

Anche la sede prescelta per le consultazioni referendarie contrariamente a quanto sostenuto dal Comitato è centrale e facilmente accessibile, molto ampia, assicura sicurezza e non esclude nessuna zona della città rispetto alle sedi individuate dal regolamento che disponeva solo sedi scolastiche.

Inoltre, anche la possibilità di accorpare seggi per avere risparmi sulle spese perdurando come detto lo stato di default dell’Ente è stabilito nel regolamento.

La perfetta regolarità degli iter seguiti è avvalorata anche dalla nota del prefetto inviata lo scorso mese di gennaio a codesta amministrazione che ritiene non esista nessuna causa ostativa allo svolgimento prima del 31 marzo allo svolgimento delle consultazioni referendarie, lo dimostra il fatto che si sono svolte già altre votazioni quali quella del referendum Costituzionale del settembre 2020 o le suppletive dei collegi alla Camera come riportato nella sua nota dalla stessa prefettura.

Tutto ciò premesso, concludo augurandomi che d’ora in poi   questa amministrazione non debba mai più essere costretta suo malgrado a dover ristabilire con dati ed elementi incontrovertibili la realtà dei fatti, che si discosta nettate da quella pretestuosamente rappresentata dal Comitato”, conclude Tidei.