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Rifiuti a Pizzo del Prete, Ascani: ”Perché non sono stati coinvolti i territori?”

Il consigliere metropolitano, in attesa del consiglio sul 30, torna a puntare i riflettori sul mancato coinvolgimento dei territori e del consiglio metropolitano sulla vicenda

Rifiuti a Pizzo del Prete, Ascani: ”Perché non sono stati coinvolti i territori?” –

Mancano ormai pochi giorni prima che il consiglio metropolitano possa finalmente discutere il documento inviato da Città Metropolitana alla Regione Lazio, dove vengono individuati i vari siti idonei, secondo Città Metropolitana, a ospitare una nuova discarica.

Tra questi c’è anche Pizzo del Prete. Vicenda che nelle settimane scorse ha causato la presa di posizione dei vari sindaci del territorio contro la Sindaca di Roma.

Non ultimo il sit-in di protesta dei primi cittadini, che in Campidoglio hanno recapitato a mano una lettera proprio alla Raggi rimarcando l’impossibilità per il territorio di diventare la discarica di Roma.

Rifiuti a Pizzo del Prete, Ascani: ''Perché non sono stati coinvolti i territori?''
Rifiuti a Pizzo del Prete, Ascani: ”Perché non sono stati coinvolti i territori?”

Ma in attesa che il 30 gennaio la vicenda approdi in aula, il consigliere metropolitano Federico Ascani ha deciso di tornare sull’argomento.

Recuperato il verbale della commissione metropolitana ambiente del 30 maggio 2017, Ascani punta i riflettori su un aspetto in particolare.

“A maggio del 2016 si era considerato utile aspettare l’insediamento del nuovo consiglio (eletta poi la Raggi a giugno 2016) prima di inviare la documentazione “integrata dalle osservazioni Politico-strategiche” alla Regione”.

Da qui le domande: “Perché quando si è insediato il nuovo consiglio a guida Raggi, la froza di governo ha deciso che questa documentazione non ci dovesse passare in aula?”

E ancora: “Perché non si è colta questa opportunità di dibattito e coinvolgimento democratico dei territori?

Perché non si è convocata nemmeno la conferenza metropolitana dei sindaci?

Perché non si è colta nemmeno quest’altra opportunità di coinvolgimento democratico dei territori?”