Il Vicepresidente del Consiglio Regionale: “In estate afflusso anomalo ai pronti soccorso del territorio, specie quando pensiamo agli ospedali più piccoli del litorale o delle comunità montane”
Porrello (M5S): “Continuità assistenziale negli ospedali del Lazio” –
“Una delle caratteristiche della nostra Regione Lazio è quella di avere un notevole afflusso turistico nei mesi estivi, grazie alle nostre splendide città d’arte, i bellissimi litorali e siti archeologici e/o naturalistici che negli anni hanno persuaso un numero sempre maggiore di persone a visitare queste realtà.
Ciò però comporta inevitabilmente anche un afflusso anomalo ai pronti soccorso del territorio, specie quando pensiamo agli ospedali più piccoli del litorale o delle comunità montane”.
Lo dichiara Devid Porrello, Consigliere M5S Lazio e Vicepresidente del Consiglio Regionale.
“I pazienti che vengono sottoposti a prestazioni sanitarie d’urgenza hanno la necessità di essere seguiti nei giorni e nelle settimane successive per monitorare il decorso delle differenti patologie e per farlo prenotano visite specialistiche tramite i CUP: questi però, stando alla normativa attualmente vigente, possono prenotare appuntamenti ai cittadini solamente nella stessa struttura ospedaliera nella quale si è effettuato il ricovero quando invece sarebbe più opportuno che superata la fase acuta della malattia continuassero questo percorso nelle strutture vicine alla propria residenza.
Il paziente che si rivolge al CUP della propria zona però, essendo ormai uscito dal circuito del pronto soccorso nel quale è stato curato la prima volta, deve prenotare da esterno, ricevendo quindi proposte di appuntamento in date che superano abbondantemente il periodo previsto, esponendolo a notevoli rischi sanitari.
Per questo ho depositato nei giorni scorsi una mozione che impegna la Giunta regionale ed in particolare l’Assessore alla Sanità, a stabilire delle idonee procedure per consentire ai pazienti dimessi dai pronto soccorso regionali di poter avere una sicurezza di continuità assistenziale presso ospedali diversi da quelli dove si è stati curati inizialmente, consentendo ai CUP interni di fissare appuntamenti presso altre strutture regionali”.
“La mozione impegna inoltre la Giunta, a sollevare la problematica nelle sedi opportune affinché tale risultato si possa ottenere anche a livello nazionale e auspicabilmente europeo” conclude Porrello.