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Plus500: pronto l’ingresso nel mercato dei futures USA per la piattaforma di trading CFD

Plus500 trading cattura l’interesse degli investitori

plus500 trading
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La notizia dell’ingresso di Plus500 nel mercato statunitense dei futures ha catturato l’interesse di milioni di investitori in tutto il mondo. Il broker britannico di recente ha definito l’acquisto del fornitore di piattaforme di trading online Cunningham Trading Systems e di tutte le partecipazioni della società Futures Commission Merchant: un accordo trovato su una base di ben 30 milioni di dollari, da versare entro la fine del 2021, che sembra figlio della forte espansione dei contratti derivati noti con il nome di “futures”. Un accordo che, d’altro canto, è solo l’ultimo step compiuto da un broker in forte ascesa nell’ultimo periodo, come certificato dalle diverse recensioni positive che lo riguardano.

È il caso, ad esempio, dell’articolo di approfondimento realizzato dal team di InvestinGoal, consultabile alla pagina https://investingoal.it/plus500-opinioni/ del sito ufficiale, in cui gli esperti del settore spiegano il funzionamento e le peculiarità di Plus500 mediante le recensioni di coloro che lo hanno già utilizzato.

Che cosa sono i futures

I “futures” sono dei particolari contratti derivati, grazie a cui due parti si impegnano a scambiarsi una qualsiasi attività (definita “attività sottostante”) a un prezzo prestabilito, con liquidazione in data successiva. Uno degli utilizzi più noti dei futures è quello ai fini di una copertura della propria posizione: molti enti, come ad esempio le grandi banche o i fondi di investimento, siglano dei futures proprio per coprire una posizione su di un bene specifico. Una pratica che serve a tutelarsi nel caso in cui il bene o lo strumento finanziario in questione subisca ribassi di valore.

Allo stesso modo però i futures possono venire stipulati anche con un semplice fine speculativo, sfruttando l’operatività in leva finanziaria. Il concetto di leva finanziaria fa riferimento alla possibilità di comprare una o più attività che abbiano ammontare superiore in confronto al capitale che si ha effettivamente a disposizione. Uno strumento di potenziamento dunque, che però presenta dei rischi importanti e che, non a caso, ha delle regole molto rigide imposte da un’autorità europea di nome ESMA (acronimo che sta per “Autorità Europea degli Strumenti Finanziari e dei Mercati”). 

Che cosa sono i cfd

Anche i CFD (acronimo di “Contracts For Difference”) sono dei contratti tra due parti, che spesso vengono stipulati tra un trader e il suo broker. I CFD vengono stipulato attorno al valore di un determinato asset e chi li sigla punta a trarre guadagno scommettendo sulla differenza di valore del bene in questione: in altre parole si sigla un accordo in cui il bene “X” ha un valore “Y”, nella speranza che, al momento della chiusura del CFD, l’asset “X” si trovi in migliori condizioni di mercato.

A ciò si aggiunga però che i CFD consentono di guadagnare anche nel momento in cui il titolo su cui si è puntato veda diminuire il proprio valore. Da questo punto di vista ciò che conta è scommettere correttamente sulla fluttuazione dell’asset. Detto ciò, uno dei segreti del successo dei CFD è legato al fatto che questo tipo di contratti permette di investire in asset particolarmente costosi, senza però doverlo comprare direttamente. 

Plus500 trading, dai cfd ai futures

Plus500 è un broker esploso proprio grazie alle sue condizioni di uso dei Contratti per Differenza. Il suo recente approdo nel mondo dei futures ci dà l’opportunità di fare chiarezza sulle diversità che caratterizzano questi due strumenti finanziari, spesso confuso tra loro.

In tal senso la differenza principale tra futures e CFD è legata al fatto che i futuers vengono scambiati all’interno di mercato regolamentati, mentre i CFD vengono scambiati nei cosiddetti mercati “Over The Counter” (o OTC). Ciò vuol dire che il prezzo dei futures è unico per il mercato, mentre quello dei CFD può venire variato sia dai singoli broker che dai singoli intermediari.

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