In centinaia dal litorale e dal lago per sostenere la famiglia di Marco
Omicidio Vannini, è il giorno della sentenza
In treno da Ladispoli e da Bracciano. In autobus da Cerveteri.
A centinaia questa mattina hanno deciso di scendere in piazza, non una piazza qualsiasi, per abbracciare simbolicamente mamma Marina e papà Valerio. Per chiedere ancora una volta, con la sola propria presenza, “giustizia e verità” per Marco Vannini.
Niente slogan, niente striscioni. Solo un’onda umana che vuole dimostrare non solo a una famiglia da cinque anni straziata dal dolore, ma all’Italia intera, che il senso di comunità, di solidarietà, di amicizia, abbatte qualsiasi distanza, scavalca confini inimmaginabili.
Ancora una volta tutto il comprensorio, da Civitavecchia a Fiumicino, passando per la zona lago, è pronto a dare un segno tangibile di quanto la morte di un giovane, di appena 20 anni, abbia fatto male ai cuori di migliaia di persone.
Già dopo la sentenza di secondo grado, a migliaia si erano riversati per le strade della città etrusca chiedendo “giustizia e verità”, contestando quella sentenza che aveva condannato a cinque anni per omicidio colposo con colpa cosciente, chi aveva impugnato la calibro 9 e ferito con un colpo d’arma da fuoco quello che da tutti è ormai “l’angelo biondo”.
In questi anni, in questi mesi e in queste settimane, a scnedere nuovamente in campo per sostenere la famiglia di Marco, sono state anche le istituzioni. Proprio nei giorni scorsi il sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando, ha ripristinato sulla facciata del palazzetto comunale, lo striscione a sostegno della famiglia Vannini.
«Con l’avvicinarsi della data della Cassazione – ha detto nei giorni scorsi il sindaco Alessandro Grando – abbiamo voluto ripristinare il cartellone dedicato a Marco. Un ringraziamento – ha proseguito – al consorzio Marina di San Nicola che aveva i mezzi a disposizione per poter procedere, e ovviamente a Marina e Valerio.
Ladispoli continua la sua battaglia al fianco dei genitori di Marco. Speriamo che la Cassazione riesca e rimettere tutto in discussione».
A ringraziare il comune per la vicinanza dimostrata negli anni e anche in questo momento papà Valerio, presente al momento del ripristino del cartellone. «Siamo veramente felici di questo gesto – ha detto – perché è a ridosso della Cassazione ed è importante che nessuno lo dimentichi, anche se siamo sicuri che nessuno ha dimenticato. Bisogna fare un atto di giustizia», ha proseguito Valerio. «La sentenza che dovrà emettere la Cassazione è molto importante».