Le BCE impegnata, come le altre banche centrali, a riportare l’inflazione verso i target di mandato non sembra ancora intenzionata a mollare la presa sulle politiche monetarie da attuare nell’immediato futuro.
E con un costo del denaro ancora in salitale spese da affrontare nel contrarre un finanziamento diventano sempre più impegnative, al limite della sostenibilità.
Naturalmente, i livelli di criticità salgono in particolare per i potenziali sottoscrittori di un mutuo, visto che gli importi erogati per questa tipologia di prodotto di norma sono più alti rispetto a quelli ottenibili attraverso altre forme di prestito. Di conseguenza, anche la rata del piano di ammortamento assorbe una fetta maggiore del reddito posto a garanzia.
Scegliere il mutuo più conveniente con i comparatori online
In questo momento storico, quindi, è fondamentale che chi sia in procinto di sottoscrivere un finanziamento a lungo termine valuti con attenzione tutte le proposte di mercato, per selezionare il prodotto che, oltre a essere in target con le proprie esigenze, faccia risparmiare sul costo totale dell’operazione.
Per effettuare una ricerca su larga scala in tempi rapidi, è possibile affidarsi a un sito specializzato nella comparazione di mutui come Facile.it, che in pochi click permette di passare in rassegna le opportunità più interessanti del momento, valutando i tassi applicati dal soggetto erogatore.
Servendosi di appositi comparatori, inoltre, si ha l’opportunità di aver un immediato riscontro sulla rata da versare periodicamente in base alla durata del rimborso e dell’importo richiesto.
Mutui: misure per mitigare l’aumento della rata
Come già anticipato, le difficoltà maggiori si riscontrano sui costi dei nuovi mutui e sulla sostenibilità degli incrementi di spesa, registrate nelle vecchie erogazioni a tasso variabile: i sottoscrittori di quest’ultima tipologia di finanziamento nell’arco di pochi mesi hanno visto la rata mensile lievitare così tanto da indurre il Governo a cercare delle soluzioni, per mitigare il problema.
Oltre alla possibilità di rinegoziare i prodotti, passando da una tipologia di tasso ad un altro, si è data la facoltà di allungare il piano di ammortamento per numero prestabilito di anni, al fine di mantenere inalterato l’esborso periodico.
Mutui: tasso fisso e certezza della rata
A prescindere dalle misure messe in campo per evitare che si destabilizzi irreversibilmente il mercato del credito, è emerso chiaramente in questo frangente quanto sia importante scegliere con oculatezza il tipo di prestito da contrarre, poiché un risparmio momentaneo nel presente, in un futuro aleatorio si può trasformare in una spesa insostenibile.
Il mutuo a tasso fisso, pertanto, è la soluzione ideale per chi non vuole avere sorprese sulla variazione dell’importo mensile da versare, dopo aver sottoscritto il contratto: a condizione che vi sia un adeguato rapporto rata reddito, tale formula è preferibile per chi ha un’entrata mensile costante nel tempo.
Quando sottoscrivere un mutuo a tasso variabile
La caratteristica principale del mutuo a tasso variabile, come si evince dal nome stesso, risiede invece nella mutevolezza della rata in funzione dell’andamento del costo del denaro.
È chiaro che con tassi ufficiali di riferimento prossimi allo zero -o addirittura negativi- il prodotto in questione risulti molto conveniente, soprattutto in fase di valutazione della sostenibilità della rata; tuttavia una soluzione di questo tipo dovrebbe essere appannaggio dei percettori di un reddito variabile, presumibilmente in aumento in concomitanza di un ciclo espansivo.
Come funzionano le formule ibride di mutuo
Ad ogni modo esistono delle formule ibride che consentono di sfruttare laconvenienza del tasso variabile nelle circostanze favorevoli, contando allo stesso tempo sulla stabilità della rata: sottoscrivendo un mutuo a tasso variabile con cap, si sterilizza nella fattispecie l’incremento dell’esborso periodico con il prolungamento della durata del piano di rimborso.
Quando si valuta un’opzione del genere, però, è necessario controllare con attenzione il limite di ampliamento dell’ammortamento, in quanto oltre la soglia massima di solito gli aumenti ricadono sulla rata, proprio come accade nei variabili tradizionali.









