Alcune testimonianze dirette di quella enorme tragedia
Manziana, il giorno del ricordo: per non dimenticare il massacro delle foibe –
Si celebra oggi il “Giorno del Ricordo”, giornata istituita con la legge n. 92 del 30.03.2004 per commemorare le vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.
Tra il 1943 e il 1945 circa 5.000 italiani vennero uccisi dalla pulizia politica ed etnica compiuta dai partigiani comunisti jugoslavi di Tito in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia.
Contestualmente circa 350.000 italiani furono costretti a fuggire da quelle terre: molti finirono in campi profughi dove rimasero per anni e molti altri fuggirono in altre città italiane o all’estero.
Di seguito una delle tante testimonianze dirette di quella enorme tragedia:
“Fummo condotti in sei, legati insieme con un unico filo di ferro, oltre a quello che ci teneva avvinte le mani dietro la schiena, in direzione di Arsia. Indossavamo i soli pantaloni e ai piedi avevamo solo le calze. Un chilometro di cammino e ci fermammo ai piedi di una collinetta dove, mediante un filo di ferro, ci fu appeso alle mani legate un masso di almeno 20 kg. Fummo sospinti verso l’orlo di una foiba, la cui gola si apriva paurosamente nera.”